Una fatale melodia



Jessica Fletcher ,Donald Bain
Una fatale melodia
Sperling & Kupfer
Compralo su Compralo su Amazon

Auditorium di Cabot Cove: Cindy Blaskowitz canta meravigliosamente Talkin’ through the tears, un pezzo composto da lei stessa. Il pubblico è in estasi e il comitato Cabot Cove Cares decide di finanziarle gli studi a Nashville, patria della Country Music, un genere musicale da cinquantasei milioni di ascoltatori. Roderick Marker, produttore discografico a Nashville e socio della Marker & Whitson, dopo aver ascoltato alcune canzoni, aveva promesso a Cindy che l’avrebbe aiutata nella carriera, se mai si fosse trasferita a Nashville.
Inizia così l’avventura di Cindy Gabriel, nome d’arte, che viene a trovarsi in una città sconosciuta, Nashville, con una stanza in affitto dalla signora Granger, che ospitava solo ragazze in cerca di carriera, circondata da musicisti, come Wally Brolin, nell’ambiente da sempre, e accusata dell’omicidio di Marker, solo per essere stata nel posto sbagliato al momento sbagliato. A questo punto Jessica Fletcher, amica di Janet madre di Cindy, nonché membro del comitato che l’aveva incoraggiata ad andare a Nashville, sentendosi responsabile della ragazza, prepara il suo trolley e prenota una stanza al Reinassence Hotel. Una volta arrivata a Nashville, con l’avvocato Jamal Washburn e con il detective Biddle, forte del suo infallibile fiuto, si mette sulle tracce dell’assassino di Marker.
Una fatale melodia  è ricco di colpi di scena, manca forse un po’ di suspense, che aleggia quando la Signora Fletcher gira la sera da sola per Nashville e viene seguita da una berlina americana, un modello Ford di dieci anni fa.
La risoluzione del mistero è lineare ed ha un percorso non troppo intricato, tipico dei gialli scritti per le serie televisive. I personaggi non risultano ben caratterizzati, sempre nell’intento di non divagare, anche perché aderiscono a degli standard ben precisi, quasi dei prototipi.
In definitiva “Una Fatale Melodia”  rientra perfettamente nei classici gialli americani, destinati alla TV e fruibili, pertanto, da parte di tutti.

Valeria Arancio

Potrebbero interessarti anche...