Una giornata in giallo



AA.VV
Una giornata in giallo
Sellerio
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Ci sono consuetudini a cui è difficile rinunciare: appuntamenti fissi che ci conducono in luoghi e atmosfere familiari; che sanno riproporre incontri rilassanti; regalare l’atteso appagamento di un colloquio amicale con quei personaggi che, ormai, sono entrati a far parte delle frequentazioni più intime.
Sono quelle abitudini di cui non ci si stanca mai:  capaci di raccontare storie dallo slancio brillante e fresco, il cui carattere – definibile quasi “aperitivo” – forse non è adatto a saziare, ma sa bene come stimolare l’appetito del lettore. Produce quel ristoro transitorio che, dopo un gratificante – ma purtroppo breve – soddisfacimento, spinge a volerne ancora di più. Ed è uso di Sellerio editore coccolare i propri lettori con gustosi cabaret di manicaretti preparati dalle sapienti mani di “chef” stellati: nulla è lasciato al caso e i nomi più rinomati iniziano a miscelare ingredienti e materie prime tra le più pregiate per offrire degli assaggi che sappiano tentare i palati. È un’armonia di sapori dall’eccezionale equilibrio in cui si fondono un mix di prerogative irrinunciabili per gli amanti del genere, ma, oltremodo adatti anche a chi volesse, per la prima volta, avvicinarsi al noir.
Una giornata in giallo è titolo e filo conduttore di questa raccolta firmata da otto grandi nomi del romanzo poliziesco, non solo italiano, ma anche internazionale: nell’arco di 24 ore i protagonisti sono chiamati a sperimentare il loro intuito investigativo e confrontarsi con dei casi insoliti, i cui tratti suggeriscono quanto controversi e complessi siano i contorni dell’universo che gira attorno al delitto.
La sinossi detta le linee guida di quest’avventura giornaliera e più di una volta si tinge dei toni di una sicilianità per me quotidiana: un Montalbano alle prese con un caso in cui le spire di mafia e stato si confondono e sembrano sovrapporsi le une alle altre; un Saverio Lamanna che ci conduce nei luoghi sfregiati dal terremoto e dall’amara ricostruzione della valle del Belìce; Malvaldi ci porta ad Amsterdam; Manotti ci fa trascorrere una giornata in terra di Marsiglia; Santo Piazzese “striscia” all’interno di un mistero legato a uno scorsone ammaestrato; il povero pensionato Consonni si misura con una serie di peripezie “nonnesche” che lo portano a risolvere il mistero di un furto; Angela Mazzola, eroina uscita dalla penna di Gian Mauro Costa, deve risolvere l’enigmatico nesso che lega dei kalashnikov a dei carciofi; e infine l’ispettrice Petra Delicado si trova a interpretare un ruolo che non le è consono quando, dopo una giornata di intenso lavoro, da predatore si trasforma in preda. Mancano alcune voci, tra tutte quella di Antonio Manzini, che avrebbe, senza dubbio, potuto dare il proprio fattivo contributo a questa collezione pre-natalizia, arricchendo queste storie di riflessione e denuncia, di umanità e tensione, in cui l’immancabile ironia, come sempre, dissimula le tare dell’animo umano. 

 

Mariella Barretta

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