Via del riscatto – Mariolina Venezia



Mariolina Venezia
Via del riscatto
Einaudi
Compralo su Compralo su Amazon

Imma Tataranni e le incognite del futuro
Arriva la serie televisiva (prima puntata 22 settembre) ed esce in libreria la quarta (e mi sento di dire senza tema di smentita geniale) avventura di Imma (Immacolata) Tataranni, una specie di “amazzone” della Basilicata, armata di codice penale invece che di spada, scritta da Mariolina Venezia. Sì e sì, torna proprio lei, la dottoressa Tataranni, sostituto procuratore di Matera, quarantacinque anni, alta uno e un barattolo (a conti fatti uno e cinquanta),mente fina, naso a patata, capelli crespi color ruggine “sparati”, che continua a muoversi in lungo e largo arrampicata sull’immancabile tacco dodici – e qualche volta le capita di spiaccicarsi rovinosamente a terra. E i vestiti poi. Ossignore, di sicuro non un figurino di moda perché le sue scelte e gli accoppiamenti di colori sono ,ehm, a dir poco rivoluzionari. Secondo sua suocera, poi, addirittura Imma è “la donna peggio vestita di tutta la provincia”. Comunque, ve l’abbiamo ripresentata in tutta la sua poliedrica eccentricità  e tutte le sue peculiari caratteristiche. Imma Tataranni anche stavolta è la insuperabile protagonista che fastosamente, al di là della macchietta, diventa un personaggio che conquista il lettore, lo fa sorridere – ma ricordiamoci che quando c’è di mezzo un delitto e intrallazzi e soperchierie varie, magari anche riflettere – e lo costringe per forza ad andare avanti. Anche, è evidente, per scoprire come funziona la storia, sempre rigorosamente giallo tragicomica quindi, e soprattutto, per scoprire comunque come andrà a finire. Ma intanto andiamo a dare un’occhiata su cosa succede stavolta: scenario Matera medievale avvolta nel freddo bubbone di un pomeriggio di febbraio con Imma obbligata ad andare in giro per il centro storico con tutta o quasi la sacra famiglia del marito, più ospiti in vena turistica. E un botto rompe il silenzio, uno sparo? Imma si sa, non può resistere, deve dare un’occhiata, e nell’intrico dei vicoli medievali incrocia fugacemente una donna impellicciata che si dilegua subito inghiottita dalla nebbia che si sta alzando. Ma il giorno dopo in procura arriva la notizia: in  un palazzo vicino a via del Riscatto – il famoso palazzo Sinagra che ha vissuto secoli di passati splendori ma ora è in vendita -, nell’inquietante stanza rossa con dipinti alle pareti che raffigurano i vizi capitali, è stato ritrovato il cadavere di un agente immobiliare, Antonello Ribba, ucciso con un colpo di pistola al cuore. Il palazzo gode di sinistra fama. Lo si dice addirittura frequentato dai fantasmi. Chi l’ha ucciso? Imma Tataranni si fa assegnare il caso e lo porta avanti piú scatenata, insofferente e peggio vestita che mai. Con lei torna in scena la sua pittoresca compagnia che stavolta si rivelerà preziosa per dare una mano . E come se non bastasse, la nostra Imma si immedesima pericolosamente in scivolosi sentimenti. che coinvolgono il fascinoso maresciallo Calogiuri…
Ma cos’ha di superlativo Imma Tataranni, protagonista di Mariolina Venezia e croce e delizia della Procura di Matera? Presto detto. Imma é sì una donna normale ma è anche un paladino della giustizia e un segugio di altissimo livello che si ostina sempre ad andare a fondo. Ah dimenticavo, e facevo male, sapete che a Matera capitale della Basilicata, terra severa, con i suoi paesi arroccati dove sembra che il tempo si sia fermato, ci si dà ancora del voi. Il passato, l’abitudine? Certo senz’altro una città che ospita ancora qualche orgoglioso gattopardo, erede di antiche e irrinunciabili tradizioni con il suo bizzarro clima che passa dal cupo e gelido inverno al trionfo di colori che accompagnano la primavera, alle brucianti estati arse dal sole, al giallo rosso che domina in autunno. Un mito ancora “inguattato” nella placida serenità di uno scenario campestre destinato a sparire? Mariolina Venezia, conscia che la sua Matera sta cambiando in peggio con  l’idilliaco panorama oscurato dagli edifici cresciuti come funghi e la pace rotta dai rumori di motori, affida a Imma la nostalgia dei ricordi e la certezza che avendo ormai “venduto il silenzio”, dovranno arrangiarsi per il futuro. Commento disincantato, sulla prima puntata televisiva della serie, ok! Beh l’Imma televisiva è bravissima e sa cosa fare . Con i capelli schizzati ci siamo ma… magra e poco davanzale, vuoi mettere lo charme di quello (il davanzale) letterario dell’eroina esuberante e ornato di pelliccia, e l’Ippazio Colagiuri fa benone il bel figliolo impacciato e timido, spalancando gli occhi celesti, ma è irrimediabilmente bruno e gli mancano parecchi centimetri per arrivare a 1,88. Comunque ottima recitazione arricchita da humour quanto basta e con la trama ci siamo: funziona e intriga.

Patrizia Debicke

Potrebbero interessarti anche...