Vicolo del precipizio



Remo Bassini
Vicolo del precipizio
perdisa
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Per dare un titolo appropriato alla sua raccolta, Remo Bassini ha evocato il nome significativo di un vicolo in centro a Cortona, Vicolo del precipizio (da domani in libreria), che descrive così: …con i suoi settantasette gradini si inerpica e porta verso l’ospedale e la zona alta del paese. Uno scenario vero ma allo stesso tempo idealmente irreale di cui si serve con astuzia per assemblare ricordi, realtà, fantasie e accompagnarci nella sua passeggiata italiana dai toni autobiografici.
Ma prima di cominciare a scrivere si era dato un diktat: le pagine della tua vita trattale bene! Dicktat che Tiziano, l’io narrante della storia, ha rispettato puntualmente.
Tiziano ha 45 anni, è nato e cresciuto a Cortona, ma vive e lavora a Torino. Si sente un ex scrittore perché ha pubblicato un solo libro di successo prima di trent’anni. Poi… L’imposizione, il dover scrivere a forza. Una certa editoria, fatta di scambi di favori e di squallidi prodotti puramente commerciali gonfiati dal marketing. Un’editoria, che non dovrebbe esistere, ma… Lui ha rinunciato, pur accettando con scherzosa toscanità il compromesso di una collaborazione, di farsi l’editor ghostwriter, il creatore pagato per rielaborare manoscritti di dubbia qualità, trasformandoli in romanzi che fanno cassetta e si crogiola senza troppo affanno nel suo passato vincente in libreria..
Ma l’orgoglio lo sferza e lo spinge a tornare a scrivere.
Vicolo del Precipizio sarà il suo nuovo libro. Una carrellata di ricordi, racconti che ci presentano in particolare Cortona, la bella cittadina arroccata sulla val di Chiana, ancora difesa dalle possenti mura etrusche che “spirano” storia. Memorie toscane, epopee contadine, episodi di cronaca nera mischiate con gli affetti, gli amori, i dolori e tante gioiose o sofferte reminescenze personali.
Un puzzle indovinato che racchiude e mescola sapientemente finzione e realtà.
Riga dopo riga, il passato si tuffa nel presente, dà maggior senso al continuare a scrivere ma riporta anche Tiziano di fronte ai suoi fantasmi. E, attraverso il suo personaggio, un editor in perenne conflitto tra libertà di scrittura e guadagno economico, Bassini fornisce un atto d’accusa al mercato editorialedi oggi ma anche un’accurata riflessione sul suo lavoro che poi è il ‘mestiere’ di scrivere e il saperlo fare.

patrizia debicke

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