A COURMAYEUR ROMANZI NOIR PER IL CINEMA TRA SPIE E DONNE INVESTIGATRICI

E’ all’insegna del grande cinema la scrittura noir in mostra a Courmayeur in questa 18ma edizione del Noir Film Fest, dal 4 al 10 Dicembre prossimi in Valle d’Aosta con la direzione di Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Emanuela Cascia.

Undici scrittori e scrittrici, le cui storie sono diventate o stanno per diventare film di grandi registi, presentano nella cittadina valdostana dal 4 al 10 dicembre prossimo i loro ultimi romanzi. A cominciare dal fenomeno noir dell’anno Don Winslow, che con L’inverno di Frankie Machine ha catturato l’attenzione di Michael Mann e Bob De Niro, rispettivamente regista e interprete del prossimo film tratto da questo fortunato romanzo, uscito in Italia per Einaudi. Winslow farà anche parte della Giuria cinema del festival assieme al suo collega Richard Price, autore del recente La vita facile, edito da Giano Editore, che potremo conoscere a Courmayeur. Price è il noto sceneggiatore di film come New York Stories, Clockers o il Colore dei soldi e autore di grandi romanzi dickensiani sullo spaccio di droga e la vita nei quartieri popolari delle metropoli americane. Altro autore di best seller, l’inglese Tom Rob Smith con il suo fulminante esordio sull’Unione Sovietica degli anni ‘50 e il mostro di Rostov, Bambino 44: il thriller che ha sedotto Ridley Scott che lo porterà sullo schermo prossimamente. Chiude il drappello degli scrittori catturati dal cinema Marcus Sakey con il suo Trascina gli uomini il ferro, pubblicato in Italia da Baldini Castoldi Dalai, che racconta l’impossibilità di un uomo “normale” di separarsi dal proprio passato, in un noir “etico” che Ben Affleck ha opzionato per farne un film con la Miramax. Per completare il nostro affresco noir americano ecco Victor Gischler, da Baton Rouge, il nuovo talento dell’hard boiled che mescola nel suo La gabbia delle scimmie (Meridiano Zero) l’energia del rock’n’roll con il dinamismo parossistico dei fumetti e fonde ultraviolenza e humour nero, ritmo cinematografico e scene da grand guignol, intreccio di linguaggi e azione mozzafiato.
L’Europa è tutta dei grandi maestri, come Francisco Gonzalez Ledesma, e delle donne con Alicia Gimenez-Bartlett, autrice di culto nel nostro paese che a Courmayeur riceverà il prestigioso Raymond Chandler Award alla carriera.
Ledesma, compagno di lotta di Vasquez Montalban negli anni della dittatura e da sempre convinto del ruolo politico della scrittura, ci racconta in Mistero di strada (pubblicato da Giano) l’ultima avventura del suo vecchio poliziotto Mendez, sullo sfondo della “Barcelona posa’t guapa” del miracolo economico catalano, la splendente città dell’Olimpiade, di Ronaldinho e degli Erasmus.
Altre due sorprese della scrittura gialla al femminile verranno dalla svedese Liza Marklund, notissima giornalista tv nel suo paese e affermata autrice internazionale sin dal suo debutto nel 1995, ha scritto finora 10 romanzi e un saggio e i suoi gialli con protagonista Annika Bengtzon hanno già venduto nel mondo 9 milioni di copie in 30 lingue, e dall’inglese Sharon Bolton alle prese con le ventose isole Shetland nel romanzo d’esordio Sacrificio, tradotto da Mondadori: a Courmayeur ci farà conoscere un nuovo personaggio nel panorama del genere, l’insolita ginecologa-investigatrice Tora Hamilton.
Alle donne che si occupano di violenza, sia scritta che subita, sarà inoltre dedicata una mattinata di incontro tra scrittrici internazionali e italiane, tra cui Simona Vinci, coordinato da Loredana Lipperini.
La scrittura di genere all’italiana è infine rappresentata, oltre che dal drappello della cinquina dei finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco che andrà il 5 dicembre al miglior noir italiano edito nell’anno, anche dal nuovo corposo romanzo di Patrick Fogli dedicato ai misteri della strage di Bologna, Il tempo infranto, edito da Piemme. A misteri e complotti è peraltro dedicato un incontro fra esperti e scrittori a Courmayeur.
Infine, per chiudere il cerchio dell’idillio tra cinema e letteratura, una sorpresa arriva dalla vicina Svizzera con il misterioso Delacorta, pseudonimo dietro cui si cela l’autore di Nana, romanzo (ora pubblicato da Einaudi) che ha preceduto il più famoso Diva, poi film di culto di Jean-Jacques Beneix e diretto ispiratore dei due capolavori di Luc Besson: Nikita e Leon.

Il Courmayeur Noir in festival avrà una presentazione-anteprima a Torino il 3 dicembre alle ore 18 presso il Circolo dei lettori a Palazzo Graneri della Roccia all’incontro pubblico con lo scrittore e sceneggiatore Richard Price, in collaborazione con Scuola Holden e Museo del Cinema.

COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL – 18MA EDIZIONE è prodotto dalla Cooperativa STUDIO con il contributo della Direzione Generale Cinema, della Regione Valle d’Aosta, del Comune di Courmayeur, dell’AIAT Mont-Blanc e il sostegno del main sponsor MINI. Il Festival è membro della FIAPF e dell’AFIC.

Potrebbero interessarti anche...