A Novara è tempo di morire – Marco Paracchini



Marco Paracchini
A Novara è tempo di morire
Il Babi Editore
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Marco Paracchini, dopo “Omicidio sotto la cupola“, torna sul luogo del delitto e racconta una nuova storia ambientata nella città di San Gaudenzio.  “A Novara è tempo di morire” è un noir che, pur nella sua originalità, strizza l’occhio alle Iene di Tarantino e alla serie televisiva La casa di carta. Protagonisti cinque criminali che, ingaggiati da un anziano boss della malavita locale, nella primavera del 2012 progettano e mettono in atto una temeraria rapina milionaria ai danni di un clan russo. Il colpo della vita, quello che dovrebbe permettere ai membri del gruppo di dare una svolta alle proprie esistenze e uscire dal giro in grande stile. Qualche mese dopo la rapina, tuttavia, un misterioso killer prende di mira i cinque e li uccide uno dopo l’altro annunciando la loro morte proprio con la frase sibillina che dà il titolo alla storia. Toccherà a una caparbia ufficiale di polizia e a un PM ambizioso quanto vanitoso, scoprire il volto del misterioso assassino che sta lasciando dietro di sé una scia di sangue e una pedina degli scacchi come firma dei suoi omicidi.
Chi muove le pedine della scacchiera del destino?
Che cosa ha scatenato la rabbia omicida del killer?

Marco Paracchini mette in scena una storia suggestiva e ingarbugliata che si muove nei quartieri novaresi e sulle sponde del Lago Maggiore. Una vicenda dove la seconda città del Piemonte e la provincia si trasformano in una scacchiera dove i pezzi del gioco cadono uno dopo l’altro fino allo scacco matto, all’imprevedibile mossa finale che chiude la partita. Violenta e sanguinaria, ma comunque condotta sul filo del grottesco e dell’ironia, animata com’è da personaggi sopra le righe e, a tratti, volutamente macchiettistici.
Regista, sceneggiatore e docente di comunicazione audiovisiva, Paracchini è un narratore di storie. Uno story teller che sa quando spingere sull’acceleratore e quando rallentare il flusso narrativo, che conosce il ritmo e i tempi della scrittura, nonché l’importanza strategica di dialoghi che risultino credibili, calibrati sulla psicologia dei personaggi. Senza eccessi e sbavature, “A Novara è tempo di morire” si dimostra pertanto un noir solido e plausibile, non inserito nelle realtà metropolitane che di solito fanno da sfondo a questo genere di storie, ma in una città di provincia tutta da scoprire grazie anche ai curiosi aneddoti storici e di costume che non tolgono spazio alla storia, ma l’arricchiscono.

Ferdinando Pastori

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