A occhi chiusi, il quarto thriller psicologico di Paula Hawkins autrice del best-seller La ragazza del treno, è un romanzo breve (poco più di 120 pagine) incentrato sulla figura di tre amici: Ryan, Jake e Edie che si sono conosciuti quando tutti e tre frequentavano la stessa scuola superiore nel Sussex.
La vicenda si svolge però a Edinburgo dove Jake e Edie, ora marito e moglie, si sono trasferiti nella casa sulla scogliera che Jake ha ereditato alla morte del padre. Anche Ryan si è trasferito in Scozia e continua a mantenere rapporti con gli altri due ed è addirittura un sostegno per Edie, i cui rapporti con il marito sono diventati difficili.
È piuttosto difficile parlare di un giallo così breve senza spoilerare anche perché la vicenda è molto semplice: mentre Edie, dopo un litigio con il marito, ha trovato ospitalità a casa di Ryan, suo marito Jake viene trovato ucciso in seguito a un’aggressione nella casa sulla scogliera proprio da Ryan.
È facile immaginare che dell’omicidio viene ritenuto colpevole lo stesso Ryan, ma alla Hawkins non interessano le indagini, infatti ci viene presentato un solo agente di polizia, l’agente addetta ai collegamenti con le famiglie delle vittime, bensì i sentimenti e le emozioni di Edie che si trova all’improvviso a dover fare i conti con il passato e soprattutto a mettere in discussione le sue certezze sul marito e sull’amico di gioventù.
A occhi chiusi non è una delle cose migliori della Hawkins, tuttavia è una lettura piacevole per un pomeriggio d’inverno, ma vi avverto: non leggetelo in una casa isolata che si affaccia sul mare!
