Il giallo è chiuso
Amo la mia città ma non sono riuscita a farle amare i miei sogni, quindi vado via In tanti vengono alle presentazioni, ma poi vanno a comprare i libri alla Feltrinelli
Tecla Dozio annuncia «la fine» su Facebook: «Addio Milano, sono stanca. Ci vediamo in rete»
Decisione definitiva? «Irrevocabile. Ho già disdetto l’ affitto della casa e ho preso accordi con gli editori per la resa dell’ invenduto. Addio Milano». Milano addio. Con il freddo e con la nebbia, sì, come in molti noir che in questi 24 anni ci ha insegnato ad amare. Ma per l’ ultimo saluto della Libreria del Giallo, Tecla Dozio ha scelto una piazza allegra, affollata, multimediale. In una lunga lettera diffusa su Facebook (il popolare social network), la proprietaria di una delle poche librerie italiane specializzate in gialli ha spiegato la questione con chiarezza e sobrietà: non ci sono soldi, la Sherlockiana chiude. The end. Dozio, non è la prima volta che la Sherlockiana si trova in difficoltà. «Sì, ma questa volta è diverso. Mi sono accorta che i problemi stavano superando l’ unica forza che ha tenuto in piedi questo progetto: il mio amore per i libri e per gli autori. Non è più solo un problema di affitto da pagare. Mi sono resa conto che fare cultura a Milano senza appoggi importanti non è facile». Concorrenza agguerrita? Istituzioni poco presenti? «Parlerò chiaramente: mi fa piacere che in tanti mi scrivano e mi facciano i complimenti perché ho creato un punto di riferimento per il giallo. Mi fa piacere che in tanti vengano alle presentazioni che, a fatica, ho organizzato. Ma se poi vanno a comprare i libri alla Feltrinelli che devo fare? Certo, ci sono stati e ci sono ancora dei problemi con il Comune, il mio affittuario della sede di via Peschiera: debiti da me saldati. Ma adesso mi arriva lo sfratto. E io dico basta». Su Internet il popolo dei giallisti si sta mobilitando. Che cosa dice loro? «Che questa volta non voglio essere salvata. Sono stata “salvata” nel 1992, quando eravamo ancora in via san Nazaro: non avevo soldi e si mobilitò la città. Sono stata “salvata” nel 2001, quando gli scrittori fecero i testimonial per una casa di mode, aiutandomi. Nel 2003 misero all’ asta libri e oggetti. Pensi che Carlo Lucarelli ricomprò e restituì a Pinketts la sua prima stilografica, quella con cui aveva scritto “Lazzaro vieni fuori”: Pinketts l’ aveva messa all’ asta. Ora chiedo: si può fare cultura nell’ emergenza?». Addio Milano, dunque. Senza retorica, ma qualche rimpianto c’ è? «Sì: io amo la mia città, ma non sono riuscita a farle amare i miei sogni. Eppure in queste stanze ci passava Lucarelli prima che diventasse Lucarelli. Qui si sono confrontati Jeffery Deaver e Giorgio Faletti. Quando viene in Italia, Joe Lansdale chiede subito di venire qui. Prima che diventasse famoso, Paco Ignacio Taibo II veniva qui ad assistere alle presentazioni e mi faceva scivolare dieci dollari in cassa. Ho fatto conoscere piccoli editori. E adesso sono seduta accanto ad una ragazza che viene dalla Germania e che insiste per lavorare, gratis, qui fino al 31 marzo, quando tutto sarà finito. È molto, lo so. Ma in tutto questo ho creduto solo io, con pochissimi altri». Lei ha valorizzato il giallo italiano, ha creato una comunità, ha messo in piedi un piccolo mondo. E adesso? «Adesso guardiamo al futuro. Prima di tutto, via da Milano. Voglio essere libera di leggere i libri che curo alla Todaro, vedere i miei amici. Forse l’ estero, forse il centro nord Italia, chissà. Ma intanto vorrei che tutti mi seguissero su Internet: la mia community mi troverà impegnata in attività di collezionismo e di cura di libri usati. Poi vedremo. La Sherlockiana muore, sì, ma, ironia, l’ associazione Giallo & Co, creata per far vivere la libreria, continua». Roberta Scorranese * * * I lettori «Resta!» Una valanga di messaggi I commenti solidali «Non ci posso credere. Il punto di riferimento del giallo/noir italiano. Bell’ Italia che ci meritiamo», scrive Luigi su Facebook. Uno delle decine di messaggi che stanno arrivando alla pagina di Sherlockiana. «Tecla, vienici a trovare a Ravenna, eh, che lì è ben tranquillo e puoi fare le tue cose!», invita Barbara. «Condivido i tuoi perché», ammette Claudio, «queste cose accadono nella Milano che se la tira acquistando il libro alla moda (senza poi leggerlo…)». E c’ è Luca che ironizza: «Una volta tanto, si sa da subito chi è l’ assassino». Da domani «saldi» La Sherlockiana riapre domani e fino al 31 marzo «salda» tutti i libri al 30 per cento. Chi non è a Milano può trovare tutti i titoli su Internet, agli indirizzi www.comprovendolibri.it e, tra breve, su www. maremagnum.com. Per informazioni si può scrivere a libreriadelgiallo@ excite.it. La libreria conta su una ricca collezione di gialli italiani e stranieri, anche in lingua originale
(fonte: CORRIERE DELLA SERA)