Alessio Zeni è un ex poliziotto che cerca di ricomporre i cocci di un’esistenza che in poco tempo gli si è sgretolata tra le mani. Una vita coniugale naufragata in contemporanea con l’uscita forzata dal corpo di polizia per quella che è stata ribattezzata “…la storia sporca…”, un mix letale di droga, prostituzione e violenza. Alessio Zeni è il protagonista del nuovo romanzo di Marco Minicangeli, un uomo che combatte prima di tutto con se stesso e che si commisera per le scelte fatte e per le conseguenze che alla fine hanno presentato il conto “…E’ vero, sopravvivo. Da quando Valeria se n’è andata e sono uscito dalla polizia, la mia vita sembra essersi fermata. Sono sospeso in un limbo dove il tempo non scorre e lo spazio è ristretto. Non ho neanche quarant’anni e già la malinconia comincia ad avere la meglio…”
Sullo sfondo c’è una Roma che si prepara al Natale e il suo sottobosco di piccoli malavitosi, personaggi pasoliniani che si arrabattano tra scommesse clandestine e traffici di stupefacenti. Il protagonista si muove in luoghi a lui famigliari, il bar di Tony per esempio. E’ da qui che parte la prima storia che viene raccontata in questo romanzo dal ritmo incalzante e che rispetta tutti i crismi del noir (anche nei linguaggi, in alcuni tratti per stomaci forti). Mati, una ragazza di colore costretta a prostituirsi compare sulla soglia del bar. Qualcuno l’ha picchiata, è in evidente stato di shock. Questa prima storia parla di riscatto, inteso nel suo aspetto sociale perché è una vicenda che in fondo da speranza dimostrando che non sempre il male risulta vincitore.
Ma poi c’è un’altra storia che si aggancia e si mescola alla prima. Il tutto risulta ben congegnato e senza forzature. Perché Alessio Zeni deve pur campare e uno come lui, nel Borgo dove abita, può essere molto utile a quei piccoli signori della malavita cittadina. Così, costretto dalla necessità economica di mettere qualcosa sulla tavola, il nostro diventerà il corriere delle scommesse clandestine, girerà i locali dove gli allibratori raccolgono il denaro per portarlo da Zio Pino, il suo nuovo e poco raccomandabile datore di lavoro. Ma non tutto fila sempre liscio, Alessio Zeni ne è la prova vivente: una sera viene aggredito e scippato del bottino.
Inizierà da questo momento una caccia all’uomo di cui peraltro, in alcuni momenti, sarà lo stesso protagonista il bersaglio. Un noir da Lagavullin (un whisky) e Lucky Strike dove la giustizia fai da te non solo è ammessa ma è anche concessa, dove il limite viene molte volte superato e dove i colpi bassi sono dispensati con grande abilità . C’è una sottile linea che separa il lecito dall’illecito, un confine che molte volte i protagonisti oltrepassano. Torneranno indietro? Non vi resta che mettervi comodi sulla poltrona e cominciare a sfogliare le pagine di questo libro.
All’ombra del suo corpo
Marco Zanoni
