Anche gli angeli mangiano kebab



Giuseppe Foderaro
Anche gli angeli mangiano kebab
Novecento
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“Un autore originale, un detective unico. Sauro “Il Dinosauro” Badalamenti non è il clone di nessuno» dice di lui Andrea Carlo Cappi.

Come investigatore può darsi ma fisicamente? Chissà perché mi ricorda qualcuno…
Comunque a parte gli scherzi: Anche gli angeli mangiano kebab è un cruento, per non dire sanguinolento, noir metropolitano venato ogni tanto  e per fortuna di sano humour.
Uno spaventoso scenario da affrontare e le orrende condizioni dei cadaveri non distolgono dall’andare avanti, Sauro Badalamenti, capelli rasati, tatuato ex guardia spalla, ex ubriacone, asceso alle vette di investigatore privato assicurativo con elegante ufficio in Piazza de Angeli e preziosa spalla del panciuto avvocato Domenico Costa.
Una bomba (o che altro?) che è esplosa in una Coop di periferia, facendo ben cinque morti, tre donne di mezz’età, una ragazza, una liceale con zainetto Hello Kitty e un ragazzo più o meno suo coetaneo,  puzza da lontano di ‘ndrangheta, tanto più che nel quartiere spadroneggiano i Nacchia, che si fanno vanto di servirsi solo di attività più o meno legali. Ma i Nacchia gestiscono anche un negozio che vende fuochi d’artificio…
Per non sapere né leggere né scrivere, il nostro investigatore ha pensato bene di raccogliere sulla scena del crimine una specie di libro quaderno, che apparteneva alla ragazza morta, che si scopre presto essere la figlia maggiore del Boss Aniello Nacchia, mentre la donna più anziana era la mamma del ragazzo e, le altre, due cognate. Ma per saperne di più ci vuole il rapporto ufficioso di Miranda, la grande amica di Badalamenti, che dirige il Labanof e cioè il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università Statale di Milano, la super antropologa alta poco più di un soldo di cacio.
Ma Sauro Badalamenti e Miranda si dovranno confrontare, con una serie di episodi successivi che sono terribilmente inquietanti, e che si direbbero collegati, o almeno pare, alle figure del libro quaderno che apparteneva alla figlia di Aniello. E a una serie di efferati delitti che fanno pensare a un serial killer. Scopriranno una Milano segreta, dove allignano mafia, corruzione ma soprattutto ben altro…
Poi, come se non bastasse, un bel disastro aereo a Malpensa, dovuto a un piano diabolico con l’aereo coinvolto, che è un MD87  della Pan Am, centrato in pieno al momento del decollo da un piccolo Cessna imbottito di esplosivo. Le vittime sono centinaia e, suo malgrado, Badalamenti si trova fra le mani una nuova indagine, che presenta cupi retroscena terroristici legati ad Al-Qaeda e che lo costringerà a scavare nel cuore più nero della città multietnica, districandosi tra misteriose e inimmaginabili complicità.

 

 

 

 

Patrizia Debicke

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