Andrà tutto bene – Gli scrittori al tempo della Quarantena



AA.VV
Andrà tutto bene
Garzanti
Compralo su Compralo su Amazon

Uscito in formato e-book, in questo periodo di quarantena, e ora anche in cartaceo, edito da Garzanti, il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle zone d’Italia più colpite, “Andrà tutto bene” è una raccolta di racconti al tempo del Covid-19. Diversi scrittori hanno aderito all’iniziativa, mettendo nero su bianco i loro pensieri, raccontando un pezzo di vita in questa situazione straordinaria che stiamo vivendo.
C’è chi scrive in prima persona di sé stesso e così ritroviamo professori con il compito di programmare le video-lezioni che soffrono per non poter vedere gli occhi dei propri studenti, quegli occhi che ti fanno capire se ti stanno ascoltando o se le loro menti sono altrove. Troviamo padri e madri in casa con i propri figli, con una quotidianità di condivisione di spazi che diventano ogni giorno più stretti, in perenne lotta per staccare gli adolescenti da pc e cellulari che ora diventano l’unico modo per aver un contatto con i propri simili. C’è chi racconta, complice il vivere in posti un po’ isolati, il risvegliarsi della natura, osservato dalla finestra, l’avvicinarsi di animali selvatici alle abitazioni, ora che l’animale-uomo è chiuso in gabbia. Chi si trasforma in ninja mascherato per poter affrontare la spesa al supermercato, chi si ferma sul balcone di casa e magari conosce persone, vicini, che nel “prima” troppo frenetico e veloce non si aveva avuto modo neanche di incontrarli.
Chi da voce ai propri personaggi, e troviamo Alice Allevi che non poteva non vedere il romanticismo perfetto nell’essere in quarantena con il famigerato “CC” Claudio Conforti.
Alcuni racconti fanno sorridere, altri fanno riflettere, ma ci aiutano a capire che le paure che stiamo vivendo sono le paure di tutti, trovarsi scritto l’angoscia e l’ansia per questa situazione surreale ci fanno sentire meno soli. E lo scopo della lettura mai come in questo momento è vitale, la possibilità che un libro ti porta a viaggiare in luoghi lontani, a vivere le vite di altri va sembrare questa pausa forzata meno dura, meno pesante.
Ci ritroveremo un giorno, ci riabbracceremo, noi italiani che siamo un popolo così fisico nelle nostre manifestazioni emotive, ma ci sarà sempre un “prima” e un “dopo” e ci ricorderemo degli autori e dei libri che ci hanno accompagnato “durante” la famigerata quarentena.

Lucia Cristiano

Potrebbero interessarti anche...