Animali in Noir: Cani, asini, gatti e lupi nel thriller “Muori per me “di Elisabetta Cametti edito da Piemme

Animali in noir


Farfalle, api e formiche sono indaffarati e si contendono le delizie di un fiore, è il loro mondo, il centro dell’universo come lo è la montagna per Francesca, veterinaria con la passione per la fotografia che ruba momenti di vita a una natura piena di sinfonie e silenzi che le appartiene ma dalla quale è fuggita lontano sua sorella Teresa. Con Orso il pastore biellese di tre anni, Francesca Montanari cresciuta in una casa in cui i cani venivano considerati membri della famiglia si occupa di stalle e animali, Teresa aveva spiccato il volo nei panni di Ginevra Puccini, blogger di successo che porta il nome di un’icona  di bellezza senza tempo, che nata dalla leggenda continuava a vivere nell’immaginario . Due sorelle diverse ma in fondo simili che Elisabetta Cametti in “Muori per me” (Piemme) rende protagoniste di un thriller mozzafiato che gioca sulla doppiezza e racconta l’essenza di due mondi contrapposti come quello della montagna e quello di una società ipermoderna, il mondo della libertà e quello dei padroni virtuali. Rumori e silenzi diventano le voci urlate o i sussurri soffocati dei personaggi che si affacciano sulla scena narrativa man mano che un crimine e una scomparsa aprono la porta a un male più subdolo e feroce che si perpetua da anni e miete vittime tra giovani donne. La famiglia dei fratelli Vinciguerra che fagocita l’identità di Ginevra e quella dei Montanari divisa da affetti e ambizioni diventano due branchi contrapposti che l’autrice svela anche attraverso gli animali reali e simbolici che li rappresentano. L’asina Bettina, il gatto persiano Perla, il tatuaggio di un furetto dai piedi neri, un gatto dal pelo tigrato, le cicale, un Lupo, le gru,  nel romanzo l’autrice crea una coralità di personaggi che crea una rete tra il mondo umano a quello animale. In “Muori per me” gli animali, le loro necessità, i loro grandi esempi, il loro essere al mondo per vivere insieme all’essere umano in armonia e non in competizione o per essere sopraffatti e sfruttati, nascondono una grande denuncia sociale come quella degli ultimi, di chi nasce con una diversità e questo mondo di apparenze sembra non accettare. La trama criminale è seguita parallelamente dalle indagini della poliziotta Annalisa Spada e da Francesca che come ogni detective che si rispetti, seppure dilettante, si avvale di braccio destro e nel suo caso sarà l’instancabile Orso a proteggerla e accompagnarla anche quando il tunnel sembra senza via di uscita. 

Cristina Marra

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