Gatti leggendari e i loro umani
Heike Reinecke
Corbaccio
Heike Reineke scrive romanzi gialli sotto pseudonimo con Andreas Schlieper e insieme firmano anche “Gatti leggendari e i loro umani” (Corbaccio)una raccolta di trentadue storie di uomini e donne celebri, membri anch’essi di quella nobile e selezionata comunità che tiene insieme tutti gli appassionati dei gatti e alla quale si dev’essere orgogliosi di appartenere. Scrittori e artisti di fama sono un po’ debitori del loro successo ai loro gatti da cui hanno ricevuto le tenere fusa quando si sdraiavano, mostrando loro la pancia e stiracchiando le zampe. Nella splendida e dettagliata raccolta degli autori tedeschi non mancano le vicende feline legate alla vita di scrittori di gialli, tra tutte mi piace ricordare quella di Raymond Chandler (1988-1959) autore fondamentale nella storia del romanzo poliziesco che col suo detective privato Marlowe ha creato un modello di protagonista al quale attingono ancora oggi autori di tutto il mondo. A Chandler amante dei gatti non sono mai piaciute le persone a cui non piacciono i gatti perché nella loro disposizione d’animo c’è sempre una traccia ben visibile di egoismo e al suo fianco ha sempre avuto un gatto. Taki, la gatta d’angora nera che lo scrittore chiamava la mia segretaria e di cui scrive parecchio nelle sue lettere, essendo una felina che non amava uccidere le piccole prede che cacciava, gli ispira anche il personaggio di un suo noto racconto. La gatta Toby nel racconto “Il testimone” del 1934, diventa un personaggio chiave per il detective Carmady, da cui scaturirà il personaggio di Marlowe. Carmady ha a che fare con un gangster che gli tende una trappola e con la sua pelosa Toby che avrà un ruolo decisivo pe la salvezza dell’investigatore.
Animali in Noir: Taki la gatta di Chandler
Cristina Marra