Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi – Barbara Perna



Barbara Perna
Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi
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Seconda puntata delle avventure di Annabella Abbondante. Questa volta “la giudice” di Pianveggio è alle prese con un omicidio presso la Scuola Superiore della Magistratura dove si trova a fare la tutor ad un corso di formazione per nuovi magistrati in sostituzione di un collega che ha dato forfait.  Nel giardino della splendida Villa Castelpulci, in provincia di Firenze, sede reale della Scuola Superiore, viene trovata una donna morta, precipitata da una terrazza, che, tra l’altro, la Abbondante conosce. E’ Eva Cantelli, la barista de La Palermitana, il locale di Michele Sinatra dove lei di solito conclude le sue giornate e sul quale ultimamente aleggia una brutta aria: prima è morto un cliente che ha mangiato lì e poi la cameriera muore a Firenze. I due episodi potrebbero essere collegati così Annabella sfrutta la sua rete di conoscenze per dare un senso agli eventi. 

A pensarci bene, sembra quasi un paradosso che in un luogo simbolo della Giustizia come una scuola di formazione per futuri operatori di processo ed equità venga commesso un crimine. Forse si tratta di una provocazione? Nasce spontaneo chiedersi se i rappresentanti della Giustizia riuniti in questo consesso possano veramente rassicurare la nostra società. 

L’interrogativo è molto importante e Annabella se lo porrà insieme ai suoi colleghi in questo romanzo che, come il precedente ma anche di più, accompagna le indagini con molto divertimento.

In questa storia ritroviamo lei, abbondante di nome e di fatto, dalla personalità dirompente e dalla vita privata scoppiettante. La sua vita sentimentale ci fa gioire e patire speranzosi nel lieto fine. Soprattutto ritroviamo gli straordinari personaggi che le facevano da contorno già nel primo romanzo e che siamo riusciti a recuperare scoprendo che la vita per tutti è andata avanti. Dalla sorella Maria Fortuna, le zie e i nipoti, gli amici di sempre, i colleghi del tribunale, il meraviglioso Cancelliere Paolo Saraccino, detto Dolly, talmente efficiente che bisognerebbe clonarlo, Michele, gli amici del cuore Alice Villani di Altamura, detta Ginger, e il Commissario di Polizia Nicola Carnelutti, innamoratissimo e gelosissimo del suo Capitano dei Carabinieri Gabriele Gualtieri, e questo solo per citare i più importanti.

Ritroviamo anche lo stile dell’autrice che si conferma diretto, frizzante e ironico. Non mancano attimi di puro divertimento e tanto “pepe” nella storia e non solo, con un gradevole finale stile commedia napoletana: tutti a gioire intorno ad una tavola imbandita.

Ormai ci siamo affezionati ad Annabella e al suo corteo. Non ci resta che sperare nella prossima puntata.  

Come sempre, buona lettura!

Paola Carbellano

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