Graphe.it, editrice “minuscola e raffinata”, come garantisce nella brevissima premessa Norberto Melis, commissario della Questura di Milano protagonista di una serie di tredici romanzi polizieschi – il primo dei quali ambientato nel mondo dei libri antichi e dell’antiquariato – di Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon, scrittore, saggista e bibliofilo, autore anche di un ciclo di tre gialli ambientati nel 1914 che hanno come protagonista l’agente segreto asburgico Neron Vukcic, (forse) destinato ad esercitare più tardi in America la nobile arte dell’investigazione con il nome di Nero Wolfe. A intrigare ancor più la vicenda va ricordato che quello pseudonimo è il nome di un personaggio de L’uomo senza qualità di Robert Musil.
Siamo dentro a una vertigine meta-narrativa, addirittura a una finzione al quadrato, alla sua mise en abyme. Massimo Gatta, bibliotecario bibliografo erudito, ci conduce dentro questo gioco-mondo dei “delitti di carta”, tecnicamente definito bibliomystery, un sottogenere del romanzo poliziesco o giallo o noir che dir si voglia: cioè, “ambientato nel mondo dei libri” e contenente biblioteche e archivi, librerie di casa e antiquarie, così come collezionisti, bibliofili, bibliomani, bibliofolli, oltre naturalmente a bibliotecari, librai, archivisti e – perché no? – anche lettori vittime o colpevoli.
Il breve saggio di Gatta, però, riguarda solo i delitti compiuti tra le mura di una libreria, altrimenti sarebbero state necessarie molte più pagine. Curiosamente, come sostiene l’autore, negli ultimi tre secoli è quasi certo che nessun crimine risulta commesso tra quelle mura foderate di carta; e lo conferma Chiara Capasso della Libreria Feltrinelli di Milano: “Sarebbe arduo, se non impossibile, scovare nelle cronache di ieri e di oggi delitti, o altri fatti di sangue, avvenuti in librerie reali”. Infatti, sul modello delle antologie di racconti di delitti in libreria inaugurato da The Mysterious Bookshop di New York, forse la più celebre bottega di bibliomysteries nel mondo, sono state proprio le Librerie Feltrinelli a dare seguito all’iniziativa in Italia con varie successive edizioni di Giallo in libreria.
Un punto di partenza di questo percorso è il racconto Bibliomanie (1836) dell’allora quindicenne Gustave Flaubert, che apre la tematica del “libro che uccide” o che porta colui che lo brama al furto o all’assassinio (da Il delitto di Silvestre Bonnard di Anatole France a Il nome della rosa di Umberto Eco), trasformando un fatto di cronaca in finzione narrativa, diventata poi leggenda nera più volte ripresa e rinarrata del libraio assassino per un libro. Questa novella precede addirittura quello che è universalmente considerato il primo racconto della letteratura poliziesco nel 1841, I delitti del rue Morgue di E. A. Poe, protagonista Auguste Dupin, investigatore pure lui bibliofilo. In questo tipo di narrativa spesso i ruoli, si intrecciano e si scambiano, dando luogo alla cosiddetta “variante Dunning-Block” (dal nome di due autori) in cui si assiste alla mutazione dei protagonisti: da librai o scrittori a ladri o investigatori e viceversa. Talora addirittura assassini.
Soprattutto i lettori milanesi ricorderanno il paradossale Assassinio in libreria di Lello Gurrado (Marcos y Marcos 2009), con prefazione della compianta Tecla Dozio, in cui proprio la fondatrice e direttrice della Sherlockiana, mitica Libreria del Giallo, veniva uccisa di veleno sotto gli occhi degli amici venuti a renderle omaggio in occasione della chiusura dopo ventiquattro anni di attività. Gatta con grande conoscenza, erudizione, perizia e scrittura chiara e veloce fa sfilare in vetrina titoli e autori del tema proposto. Tra altri: Il Maestro della Testa sfondata del citato Tuzzi, Il grande sonno di Chandler (in cui Marlowe muove da una libreria sedicente antiquaria, ma…), Sei donne e un libro del padre del giallo italiano Augusto De Angelis (1936, primo giallo con delitto in una libreria dove è sparita una rara e pregiata edizione di un classico dell’erotismo), Morte in libreria di Caroline G. Hart (un classico dei biblioromanzi noir con morte di uno scrittore che presenta il suo libro nella libreria Delitti a richiesta dove tra il pubblico ci sono anche sette autori di gialli a loro volta sospettati) e il recente racconto di Antonio Manzini Confini, nella raccolta antologica Una settimana in giallo (Sellerio 2021), con il vicequestore Schiavone che indaga sulla morte di un libraio sul Monte Bianco con Loden e Clark d’ordinanza. Più recentemente, nel 2022, Fanucci ha inaugurato la collana di bibliomysteries Crimini di Carta con il racconto lungo Mistery, Inc. di Joyce Carol Oates che offre un omicidio più suicidio a cui seguono altre novelle di Lansdale, Lippman, George, Rankin, Deaver, Connolly. Per il lettore appassionato il prezioso librino è arricchito da nove fitte pagine con 137 note di nomi, titoli, informazioni bibliografiche e altre curiosità.