Peppe Montana è un piccolo spacciatore con il mito di Scarface, il suo amico Tonino, detto “a Tiella” la padella, è un cuoco che crede di poter cucinare meglio di Gordon Ramsey, Sergiolino è un eterno studente fuoricorso che passa le giornate giocando alla playstation,dopo aver escogitato un piano perfetto per far credere ai genitori di essere dedito allo studio. Giggino ‘a Faina ha una vera e propria ossessione per Angelica, la bella e disinibita del paese, Michele a’Tipo sogna gare di velocità come quelle dei film americani e Stefano ‘o Nanett’ è un metallaro con la mania delle sette sataniche e degli Ufo. I ragazzi protagonisti abitano la piccola provincia italiana, quella dei soprannomi e delle giornate al bar, la provincia che vive di riflesso, dove i sogni, che quasi sempre si infrangono, vengono alimentati dalle gesta dei personaggi visti sullo schermo.Incoscienza e leggerezza li porteranno a scelte che avranno conseguenze impreviste e incontrollabili. I loro sogni e i desideri di affermazione e rivalsa, torneranno indietro, rispediti direttamente al mittente, come un “Bumerang” Diversi i punti di forza del romanzo: i personaggi, così diversi tra loro eppure così simili nei loro sogni di evasione da una realtà senza futuro,nei loro valori presi direttamente dai protagonisti dei film, i dialoghi, spassosi e spesso al limite del surreale e le situazioni tragicomiche nelle quali si cacciano i giovani protagonisti ( molto divertente l’idea di una messa satanica così improbabile e raffazzonata da essere fatta con candele al profumo di fragola). Una scrittura fresca e incisiva, piena di sarcastica ironia, per un romanzo che, divertendo, descrive un aspetto della vita nella provincia dimenticata.
Bumerang
Cristina Aicardi
