Cadaveri a sonagli – Christian Frascella



Christian Frascella
Cadaveri a sonagli
Mondadori
Compralo su Compralo su Amazon

Cadaveri a sonagli è il nuovo lavoro di Christian Frascella che mette da parte il detective Contrera, che tanto successo ha già riscontrato tra i lettori, per tornare ad una narrazione in terza persona davvero in sintonia con la storia, strumento chiave per condurre il lettore a dipanare la matassa di situazioni che si intrecciano durante la stessa. Michael Connelly scrive che “per quanto mi riguarda il succo della narrativa sta tutto nei personaggi, sono solo i personaggi che possono aprire a uno scrittore le porte dell’immortalità” e senza dubbio nel caso di Frascella l’esercizio è ben riuscito. I protagonisti creano echi, risonanze nel lettore, il quale arriva a riconoscersi in loro o a identificare in questi delle persone reali. Frascella è abile a dipingere la condizione umana, dando spessore e verosimiglianza ai suoi personaggi. Proprio questa capacità di connotarli tutti indistintamente crea una storia senza un protagonista che ne incarni interamente la sostanza e che si addossi da solo il peso degli eventi sulle proprie spalle. Il peso sarà distribuito in modo quasi uniforme tra tutti i protagonisti che si avvicendano durante la narrazione, con Frascella che scandaglia a fondo sentimenti, emozioni e pulsioni dell’animo umano. Ci sono dei personaggi talmente intrecciati tra di loro che sembrano formare una catena, una sequenza di eventi, combinazioni e relazioni che portano a leggere il libro tutto d’un fiato, perché non il lettore non riuscirà a fermarsi a ragionare sul primo capitolo, proprio come non potrà rallentare di fronte ad un singolo episodio, sentirà di doverlo finire e basta. Nella lettura si percepisce che i personaggi sono influenzati dall’ambiente che li circonda: il retroterra culturale, la sociologia, le amicizie, le delusioni, le paure, tutti questi fattori contribuiscono a dare forza alla struttura degli stessi e quindi alla fabula. Sua maestà la trama in questo libro più che mai coinvolge e trascina nel turbinio di fatti e personaggi che descrivono quel modo di dire tanto comune e così vero: “com’è piccolo il mondo” e a Santa Margherita alle Langhe sembra essere proprio così. Il paese al centro della narrazione diventa il nucleo del pianeta per due giorni. Il fatto intorno al quale ruotano i personaggi è un evento tragico, un omicidio in cui il cadavere infastidirà le coscienze dei personaggi vivi, come il sibilo di un serpente a sonagli, ma nessuno di essi penserà di essere realmente cattivo. Ogni personaggio, da Gianni a Rocco, da Lea a Nicola, è convinto di agire per il proprio bene, per quello delle persone che ama e per l’evoluzione del suo ruolo in quel microcosmo. E in fin dei conti quale migliore colonna sonora della chitarra elettrica di Mick Jones che suona London Calling dei Clash per capire di essere finito nel padre di tutti i casini?

Gianluca Iaccarino

Potrebbero interessarti anche...