Come una famiglia

A un anno dall’uscita di “La ragazza sabagliata” (Sellerio), Giampaolo Simi ha confezionato un nuova storia noir, Come una famiglia, che ha ancora come protagonista il giornalista Dario Corbo, che stavolta è alle prese con il rapporto difficile con il figlio, calciatore di talento accusato di uno stupro nei confronti di una giovane donna.
Un romanzo duro, intenso e vibrante in cui emergono le complessità della generazione che vive tra telefonini, ricerca del successo facile e il rapporto non semplice coi genitori, a loro volta impegnati sul lavoro e in difficoltà a costruire un dialogo che abbia la capacità di approfondire il rapporto coi giovani. Per un po’ ci pensa il calcio ad anestetizzare il tutto (la descrizione di una partita vista con gli occhi di un padre è splendida), ma il risveglio da quel mondo dorato sarà durissimo, impietoso, perché Dario e la moglie (separata) dovranno venire a contatto con una realtà molto particolare. Da qui in poi la bravura e la capacità di Simi  nel maneggiare una storia tutt’altro che semplice.  Dalla narrazione emerge come Simi, parafrasando l’universo del pallone, abbia il talento di un numero dieci, di un campione che sa dove piazzare il pallone e come metterlo in rete. “Come una famiglia” è questo, un ottimo romanzo a tinte noir che sa fare i conti con la realtà in cui viviamo senza trascurare la psicologia dei personaggi. Inoltre l’autore ha la capacità di tenere il lettore sulla corda, grazie a una trama ben confezionata, in cui i colpi di scena sono tanti.
Giampaolo Simi, oltre a regalarci un libro che cattura ed emoziona, ci aiuta a conoscere la società di oggi, che vive d’apparenza e di denaro facile e ci propone inoltre una Versilia non più affacinante come un tempo, nei dorati anni del boom. Questa terra oggi pare più violenta, meno tenera e soprattutto specchio di un Paese che fatica a ritrovarsi. Il calcio, che nel libro ha un ruolo di primo piano ed è parte di un sistema chiuso che non ammette nessun tipo di outing, nel romanzo di Simi brucia sogni e confonde i valori. Sullo sfondo le protagoniste femminili di “La ragazza sbagliata”, Nora e Ilenia, il cui ruolo, seppur sfumato, è attivo. Siamo oltre il giallo e in piena terra noir dunque, perché dietro alla storia emergono i drammi sociali, le difficoltà e i disvalori del nostro tempo e di una società, la nostra, che perde i pezzi.