Delitti e Maestrale – Nino Genovese



Nino Genovese
Delitti e Maestrale
Frilli
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Una nuova indagine per il maresciallo dei carabinieri Gianluca Mariangelo, le cui ubbie avverso il mare e i cadaveri, hanno incrinato a tal punto i rapporti con la moglie, che lei l’ha lasciato a deprimersi sulla costa del messinese e se n’è tornata a Lipari, dai suoi. 

In “Delitti e Maestrale”  (Frilli Editori), naturale prosieguo di “Scirocco e Zagara”, faremo la conoscenza di altri personaggi destinati ad avere un ruolo tra i collaboratori di Mariangelo, tra cui il brigadiere Ettore Soraci, a cui piace leggere  romanzi, e ritroveremo i fidati brigadieri Fabio Fascia e Marcello Dominici.

Ambientato nelle assolate spiagge di Cicerata del litorale jonico con le Eolie in faccia, troveremo il maresciallo alle prese con l’abbandono da parte della moglie e di una psicologa inviata dal ministero, che si ritrova a indagare sull’omicidio del figlio illegittimo di un gioielliere assai benestante, che alla propria morte non aveva dimenticato quell’avventura al di fuori del tetto coniugale, lasciando quindi la propria fetta di eredità anche a quel figlio nato al di fuori dal letto coniugale, oltre ai figli legittimi. Una storia dei giorni nostri, che avvince il lettore e lo lascia col fiato sospeso pagina dopo pagina, come succede coi romanzi che si intrigano, quando l’introspezione dei personaggi è ben delineata e calata in un contesto ricco di fascinazione come la costa tirrenica della Sicilia, che coi suoi meravigliosi colori e profumi diventa a sua volta essa stessa parte integrande del romanzo. E come non avere l’acquolina in bocca di fronte alle granite con le brioche, prelibatezze tipiche del messinese?  E così, pagina dopo pagina, nel fuoco liquido del mare di Barcellona, con le isole Eolie sullo sfondo, si snoda questa avventura del maresciallo Mariangelo che i cadaveri proprio non li sopporta e alla loro vista non solo non riesce a trattenere i conati di vomito, ma non si dà pace fintanto che non troverà la mano omicida. E pazienza se per ogni delitto risolto, aumenta sempre più l’amarezza e la consapevolezza che il nero che alligna cuore dell’uomo, non troverà mai fine. 

Nino Genovese si è anche è aggiudicato il primo premio al concorso GialloLuna NeroNotte con   “La morte viaggia in cartolina”, racconto pubblicato lo scorso luglio sul Giallo Mondadori.

Roberto Mistretta

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