E finalmente ecco la quarta indagine del Commissario Calligaris.
La ritroviamo dieci anni dopo le prime inchieste, al termine delle quali sposa il dottor Fontanella, col quale aveva scoperto i segreti di villa Ravelli. Adalgisa è una donna intelligente, acuta, non appartiene al classico cliché della poliziotta bella, palestrata ed invincibile. Ha avuto una vita dura, anche a causa del suo aspetto fisico, non particolarmente attraente, che durante l’ adolescenza le ha causato non pochi tormenti; ma gli anni sono passati ed Adalgisa ha percorso una carriera ricca di soddisfazioni, ha combattuto il crimine ed ha messo a rischio la sua vita stessa, perdendo per strada colleghi cari.
Decisa a prendere un periodo di riposo, dopo un agguato che le è quasi costato la vita, chiede ed ottiene di ritornare nella natia Rivorosso, in Umbria; starà più tranquilla e più vicina alla mamma, anziana e sola, seppur lucidamente ironica. Sono di questo periodo le prime tre indagini , condotte con successo grazie alla straordinaria mente di questa insolita investigatrice, il cui intuito ci ricorda molto i personaggi che il genio di Agatha Christie ci ha fatto conoscere.
Abbiamo amato fin da subito questa donna che dell’intelligenza ha fatto la sua arma di seduzione; che ha conquistato il magistrato Fontanella e, sposandolo, ha con lui costituito una delle più stravaganti coppie della letteratura noir.
Ed eccoli adesso pronti a festeggiare “ le nozze di stagno”: dieci anni di matrimonio sono passati e Gualtiero vuole concedersi un viaggio insieme alla sua Adalgisa, che però non sembra tanto propensa ad allontanarsi da Rivorosso. Le scuse che lei accampa sono tante e diverse, ma sono scuse; se ne accorge la sua mamma che la rimprovera teneramente e la convince a partire, anche ricordandole che lei un viaggio con suo marito, il papà di Adalgisa, non l’ha mai fatto.
Pronti dunque, si parte! Ed il viaggio è davvero bello: una crociera in Giappone.
Li seguiamo durante i preparativi, durante il volo Roma-Tokyo, dove Adalgisa fa la conoscenza di Bianca, una ragazza che fa parte di una squadra di otto atleti di karate in viaggio premio. Li vediamo imbarcarsi e raggiungere la loro cabina, una bella suite con balcone esterno, il dottor Fontanella non ha badato a spese…
E ci accorgiamo di quanto bisogno aveva questa coppia di ritrovarsi e di ritrovare un po’ di svago e armonia.
Ma la tranquillità dura poco, la scomparsa di una giovane atleta della squadra di karate dà il via ad una serie di eventi delittuosi che coinvolgono il commissario, nonostante una iniziale debole resistenza da lei opposta, ma poliziotto si nasce non si diventa.
Piuttosto l’indagine si svolge in modo strano, lontana dal suo ambiente e lontana dai suoi fidati collaboratori. A darle un po’ di familiarità è la comparsa di un volto noto, Tamara Paris Picchio, una bella ragazza di Rivorosso che l’aveva aiutata in passato, durante delle indagini, e che in questa strana circostanza non mancherà di supportarla.
E poi c’è Gualtiero, il fido compagno della sua vita, nonché magistrato dalla mente fina, che vuole godersi la vacanza, ma per godersela deve anche assecondare l’istinto investigativo della moglie.
E così, pagina dopo pagina, ci avviamo ad un finale ricco di suspense, con colpi di scena uno dopo l’altro.
Lo stile è avvincente, veloce, la fine è in pieno stile Poirot con tutti i protagonisti che sembrano colpevoli, ma con il delitto studiato e diabolicamente attuato da uno solo.
Brava commissario Calligaris, ancora una volta ci hai affascinato e trascinato nelle torbide atmosfere del crimine, risolvendo un complicato rebus.
A presto con una nuova indagine.
Autrice di questo nuovo caso del commissario Calligaris, “Delitto in alto mare”, per Newton Compton Editori, è Alessandra Carnevali, poliedrica intellettuale che in una vita precedente si è dedicata al mondo della musica, poi al mondo della letteratura noir, e che ha subito vinto un premio con la sua prima uscita “Uno strano caso per il commissario Calligaris”.
