Eravamo il sale del mare – Roxanne Bouchard



Roxanne Bouchard
Eravamo il sale del mare
E/O editore
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Insieme storia d’amore e romanzo marinaro, giallo e poesia, Eravamo il sale del mare ci  trasporta a Caplan, citta  della  Gaspesia–Isole della Maddalena, la regione canadese  della provincia di Quebec. La Gaspesia situata  al punto di riunione del fiume San Lorenzo con il  Golfo di San Lorenzo comprende, più o meno , la maggior parte della penisola di Gaspé e l’arcipelago delle Isole della Maddalena.
A trentatré anni la bella Catherine Garant, stufa del suo monotono lavoro a Montreal in uno studio di architettura, non sa che fare della sua vita. Dopo la morte degli architetti Day, scelti  da sua madre poco dopo la sua nascita come tutori legali,  due  splendidi genitori affidatari che l’hanno cresciuta, e aver deciso di  tagliare  i suoi legami di coppia, trascinati troppo a lungo e senza costrutto, anche sulla incisiva spinta del suo medico curante,  ha deciso di affrontare l’ignoto  e partire per Kaplan, paesino  nella penisola  della Gaspésie.
Una scelta  fatta  anche per cambiare aria ma che non si rivelerà  una  vacanza. Catherine infatti va là  alla ricerca delle sue radici familiari e soprattutto per  incontrare una persona che non vede da… trentatré anni! Qualcuno che circa due mesi prima le ha spedito una lettera da Key West, in Florida,  con le coordinate e le istruzioni… Quasi un  misterioso messaggio criptico per invitarla  a recarsi nel villaggio di pescatori di Caplan, città natale di Marie Garant,  la sua sconosciuta madre naturale.
Marie, un tempo giovane e  bella donna, uno spirito libero e  ultra collaudato marinaio, che ormai   da anni parte per  destinazioni sconosciute  e naviga  in solitario, in lungo e in largo,  senza sosta per l’oceano con la sua splendida  barca a vela il Pilar, torna tuttavia periodicamente a Caplan dove si ferma per brevi  periodi prima di salpare di nuovo,  come ammaliata  dal richiamo del mare.
Al suo arrivo a Caplan, però,  Catherine che  sperava di ritrovare la  sua  madre biologica e scoprire quando, come e perché era venuta al mondo  si ritroverà  proiettata in un mondo di pescatori e pescherecci, maree, orizzonti sconfinati e  un vortice di chiacchiere di paese, strane, contraddittorie talvolta ostili. Chiacchiere e mezze verità  che non la aiuteranno certo a  trovare le risposte che cerca. Ciò nondimeno,  e quasi suo malgrado, trova strano ma  rilassante il ritmo dolce della piccola  comunità di pescatori e  resterà  affascinata  dai bei panorami e dall’eccellente cucina di pesce, fino a quando l’apparente tranquillità di Caplan verrà  scossa dal ritrovamento di un cadavere  di una donna in alto mare, impigliato in una rete da pesca.
E quel corpo, che verrà subito identificato dai soccorritori come  quello di sua madre, Marie Garant,
costringerà Catherine ad affrontare e subire un’inquietante realtà.
Spetterà al sergente Joaquin Morales, un bravo poliziotto di origini messicane ma da trent’anni naturalizzato canadese, arrivato in zona solo da un giorno, dopo aver  ottenuto il trasferimento da Montreal,  accollarsi il  caso  per scoprire cosa è successo. Ma  la  vita privata di Morales lo sta coinvolgendo in un  periodo  di scoperta e riflessione che lo sta portando a pensare  con  trepidazione  e incertezza al  futuro. Ha dovuto traslocare in fretta e furia per raggiungere la sua nuova sede , è completamente  spaesato  e per di più sente e teme che  il suo matrimonio stia andando a rotoli …  A Caplan si troverà  a capo di un indagine, che  all’inizio sembra facile,  insomma un probabile  annegamento accidentale.  E l’ultima cosa di cui avrebbe bisogno in questo suo momento di rodaggio sarebbe trovarsi coinvolto in un complesso caso di omicidio. Cerca di chiarire e chiudere in fretta  ma  deve fare i conti con i silenzi e le bugie della gente del posto, poco incline a portare a galla, e ancor meno a confessare  agli estranei,  i vecchi rancori e  certe mai perdonate  vecchie  passioni.
Le  vite di questi due protagonisti, la figlia di Marie  e Joaquon Morales, il poliziotto  si sono incrociate mentre ciascuno di loro , per proprio  conto e diverse motivazioni  cercava  di scoprire il significato della vita di Marie e i veri motivi  della sua morte, interrogandosi  sul fatto : se  Marie Garant  era una marinaia così esperta, come affermano  tutti,  come è morta? Cos’ è successo veramente?
A poco a poco,  cominceranno  a intuire,   tra il variegato caleidoscopio di ricordi , alcuni oscuri segreti frammenti della storia del villaggio che potrebbero aver portato alla morte di Marie Garant. Piano piano,  qualcosa trapela della sua  vera  storia,  tramandata e taciuta  dagli uomini che l’avevano amata e dalle donne che l’ invidiavano. Particolari e  indizi  da raffrontare  all’attualità  del paese.
Un irresistibile fascino trasuda da questo romanzo, dove l’indagine poliziesca diventa  forse solo  un pretesto per una totale immersione nella terra dei Gaspé. L’autrice riesce a  trasmettere l’atmosfera complice ma  quasi claustrofobica, della piccola comunità di pescatori. È un luogo di quotidiana routine in cui tutti conoscono tutto  degli altri e le loro storie… Ciò nondimeno benché ci siano forti legami di amicizia e di famiglia, il vincolo comune più potente è quello del mare. È il sostentamento degli abitanti del villaggio, la loro fonte di cibo, la loro ricreazione, anche la loro consapevolezza del tempo – non solo per il cambio delle stagioni, ma anche per il ritmo che segna il passare degli anni.
E mentre la magia delle onde e  del  leggendario fascino di Marie  Garant  paiono volere tessere un incantesimo intorno a lui, Morales, ormai coinvolto ma messo di  fronte a pressanti tentativi di  prevaricazione, comincia a chiedersi se riuscirà a  svelare il mistero della vita e della morte di Marie Garant ma sa di dover fare quanto necessario per arrivare alla verità…
Un lirico  esempio di  narrativa poliziesca letteraria che, dall’inizio alla fine, riesce a spaziare in un ambiente chiuso, crudo e ostile,  in un mondo particolare, reso più  fragile  dalla  riservatezza e  dalla volontà  di  celare e non condividere il  dolore.

 Roxanne Bouchard. Una decina di anni fa ha deciso di andare per mare. Ha imparato la vela, dapprima sul fiume San Lorenzo, poi in Gaspésie. Lì alcuni pescatori che andavano a tirare su le gabbie da astici l’hanno invitata a bordo, dove ha constatato che il sorgere del sole su Bonaventure non mente mai. Eravamo il sale del mare è il suo quinto romanzo.

Patrizia Debicke

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