Il romanzo è ambientato fra Genova e Torino. E’ a Genova che vive il protagonista, Bruno Sartori, un insegnante timido e riservato, insieme a suo zio Cesare. Infatti i genitori di Bruno sono morti in un incidente stradale quando lui era ancora piccolo, e da allora suo zio si era occupato di lui.
Una mattina lo zio Cesare scompare improvvisamente. Bruno non riesce a immaginare dove possa essere andato, ma poi da alcune telefonate e altri indizi, capisce che è stato rapito.
A questo punto si mette alla sua ricerca, sebbene ai carabinieri questo suo attivismo non vada molto a genio. E più indaga sul passato dello zio, più trova indizi che gli fanno capire che suo zio, da giovane, doveva aver avuto una doppia vita.
Il romanzo è diviso in capitoli, alcuni in cui Bruno racconta in prima persona tutte le svolte, anche pericolose, che prendono le sue indagini, e altri capitoli in cui è lo zio Cesare a scrivere il suo diario da giovane. Pare proprio che Bruno abbia visto giusto nelle sue indagini, e lo capiamo dalle pagine scritte da zio Cesare.
Queste ultime sono molto interessanti perché ci fanno rivivere un periodo, quello del terrorismo nero, soprattutto a Torino, e di un gruppo di cui proprio zio Cesare era capo e mentore.
Bruno cerca fra i documenti dello studio dove lavorava suo zio a Torino, un’agenzia di stampa che in verità aveva ben altri scopi e operazioni nascoste. Tuttavia Bruno, nonostante la buona volontà e il coraggio, perché oltre alle telefonate, viene anche pedinato, non riesce a trovare il bandolo della matassa. Nuovi nomi escono dal passato di zio Cesare, che all’epoca aveva anche uno pseudonimo di battaglia.
Intanto Bruno conosce Stella, che è sulle tracce della madre, assassinata insieme ad altri due camerati sempre nell’epoca in cui agiva Cesare.
Il protagonista non riuscirebbe nel doppio intento di scoprire le radici di suo zio e nello stesso tempo di scoprire dove è imprigionato, se non gli venisse affiancata Andrea Rovera. Donna, sottufficiale dei carabinieri, è la compagna ideale per le indagini perché non segue le regole.
Alla fine, Bruno rischiando anche la vita, i due riusciranno a risolvere tutti gli enigmi, con tanti colpi di scena e svolte che stupiranno anche il lettore più avvezzo a leggere libri noir.
Un libro che mi è piaciuto per il doppio binario su cui scorre, e perché, pur romanzata, si trova una ricerca storica sul terrorismo nero e sui servizi segreti. Un romanzo che può appassionare sia i lettori di noir tout court sia gli amanti dei gialli storici.