Festival del film di Locarno

Dal 5 al 15 agosto ultima edizione del Festival del Film di Locarno diretta dal bravissimo Frédéric Maire, che dal primo novembre dirigerŕ la Cineteca Svizzera. Alla fine del Festival il passaggio di consegne al francese Olivier Pčre.

Verrŕ reso omaggio alla musica da film che festeggia il centenario con il film Vitus, il cui protagonista suonerŕ dal vivo mercoledě 5 agosto alle 17.00.
Pardo d’onore al regista americano William Friedkin venerdě 14 agosto alle 21.30 in Piazza Grande, la cerimonia sarŕ seguita dalla proiezione del film To Live and Die in L.A. (Vivere e morire a Los Angeles, USA 1985). Un incontro pubblico con il regista č inoltre previsto al Forum (Spazio Cinema) giovedě 13 agosto alle 11.00.

Confermate la presenze di Andrzej Wajda e di Michel Piccoli.

L’attrice Alba Rohrwacher sarŕ in giuria nella sezione concorso internazionale dove quest’anno non compare alcun film italiano.

Della giuria opere prime fa parte Esmeralda Calabria, montatrice, insignita di due David di Donatello. 

L’Excellence award č stato attribuito  a Toni Servillo che ben conosce il Canton Ticino dove si sono svolte le riprese di Le conseguenze del’amore di Paolo Sorrentino.

In Piazza Grande il cortometraggio italiano in prima mondiale, Blue Sofa di Lara Fremder, Pippo Delbono e Giuseppe Baresi girato con un telefono cellulare mentre La valle delle ombre, opera prima del regista svizzero-ungherese Mihaly Györik, coproduzione svizzera-italiana-ungherese č tratto da racconti di Eraldo Baldini, che ha collaborato alla sceneggiatura insieme a Giampiero Rigosi e Sandrone Dazieri. 

Nella sezione cineasti del presente ben tre film: Mirna, di Corso Salani girato in Argentina, il musical girato a Milano Sogno il mondo di venerdě di Pasquale Marrazzo, regista produttore e autore delle canzoni e Piombo fuso di Stefano Savona (Primavera in Kurdistan), un racconto del quotidiano della striscia di Gaza, lo scorso gennaio, durante gli attacchi israeliani.

La sezione Ici & Ailleurs  vede parecchi ospiti italiani tra i quali Roberta Torre, con due opere dedicate a Pasolini, Itiburtinoterzo  evoca il fantasma di Pasolini nel ritratto di un gruppo di giovani dell’odierna periferia romana, La notte quando č morto Pasolini lancia l’inchiesta sull’omicidio del poeta.

Federica di Giacomo propone uno sguardo sulla miseria nel Sud Italia in Housing, osservando i limiti e le conseguenze assurde della politica di assegnazione delle case popolari a Bari.

Elisabetta Sgarbi presenta il terzo capitolo della sua trilogia sulla scultura sacra in Italia, ne L’ultima salita. La via Crucis di Beniamino Simoni a Cervenio (con la voce di Toni Servillo). Per i 50 anni de La Dolce Vita, Gianfranco Mingozzi regala gustose testimonianze sul capolavoro felliniano e immagini di repertorio in Noi che abbiamo fatto la Dolce Vita, realizzato con la collaborazione di Tullio Kezich. E ne Il mio cuore umano di Costanza Quatriglio, Nada Malanima ci apre le porte del suo mondo musicale; al termine della proiezione locarnese la cantante toscana si esibirŕ accompagnata dal chitarrista Fausto Mesolella (Piccola Orchestra Avion Travel).

Programma completo su www.pardo.ch

ambretta sampietro

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