Gente di notte

Michela guarda la gente, la studia, sognando le vite che stanno dietro quelle immagini. Fugaci apparizioni che si materializzano davanti a lei nel mentre di un caffè, o nell’attesa di una corriera, lasciando dietro di loro un retrogusto impalpabile: come il lascito evanescente di un sogno al risveglio. Ogni uomo è un’isola inesplorata che giace nell’attesa di essere avvistata. Di notte poi le cose hanno un colore diverso, specialmente alla stazione. Nella sua cabina c’è quello che ha tutta l’aria di essere un brutto ceffo e poi c’è quell’altro dall’aria mite e dal lessico forbito che la induce a interrogarsi su argomenti scottanti come la morte e le religioni. Per finire c’è un pericoloso assassino che si diverte ad abbandonare cadaveri in una valigia e di cui nessuno conosce il movente. Michela sta per imbarcarsi in un viaggio che la metterà di fronte a temi fondamentali come l’etica e la civiltà. Un viaggio al termine del quale le sue certezze prenderanno un nuovo corso e durante il quale sarà costretta a lottare per la sua stessa sopravvivenza.

 

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antelao

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