GialloFerrara, il gran finale

Grande conclusione della rassegna GialloFerrara. Nel pomeriggio interessante incontro per gli appassionati di fumetti, con la presenza di Alfredo Castelli e Claudio Chiaverotti, mentre in contemporanea per GialloKids da segnalare la presenza di Tiziano Riverso. A seguire, nello splendido cortile, l’incontro finale con due grandi scrittori: Maurizio de Giovanni e Romano De Marco, con Davide Bregola come moderatore.  Oltre alla presentazione dei loro romanzi, “In fondo al tuo cuore ” e “Io ti troverò”, il discorso si è poi sviluppato sul noir e De Giovanni ha sottolineato come il pregiudizio verso un genere sia in realtà una gabbia, che fa perdere opportunità di conoscere, stili, voci e storie diverse. Voci che in Italia sono quanto mai vive, forti e non omologate, rispetto per esempio ai nordici che risultano molto simili fra di loro. In Italia, invece, ogni regione può concedersi il lusso di proporre scrittori che con il giallo e il noir parlano e raccontano la propria terra. Il noir è oggi il genere più profondo e impegnativo perchè presenta realtà non abbellita, perchè indaga nei moventi, cerca le motivazioni del crimine, è vero e non per forza consolatorio. Rappresenta, pertanto, un passaggio se non obbligatoria quanto meno necessario per comprendere la società e il crimine. De Marco ha poi aggiunto che uno dei fattori che ritiene imprescindibile nella scrittura è l’onesta intellettuale verso il lettore, essendo egli stesso un forte consumatore di libri e che, se è comunque vero che ogni storia nasce da uno stimolo esterno, visivo, lui cerca di non trarre mai spunto da veri fatti di cronaca, per rispetto verso coloro che stanno vivendo quel dolore. A concludere l’interessante e vivace incontro, una riflessione sulla crisi del libro e sulla necessità di riportare la gente in libreria, per un viaggio, quello della mente, che non finisce mai. Perchè come ha detto Maurizio de Giovanni: “lo scrittore scrive una storia, ma il lettore inventa una storia ogni volta che legge”.