Marina Di Guardo
Come è giusto che sia
Mondadori
dal 24 gennaio
Oltre la sete di giustizia, c’era la percezione del piacere. Nemmeno troppo nascosta. Piacere dell’attesa, della sofferenza inflitta, del potere su un altro essere umano. Potere di vita e di morte. Come un angelo sterminatore.
Bellissima e sensibile nel fulgore dei suoi vent’anni, Dalia potrebbe possedere il mondo. Invece, la sua fiducia nell’umanità è già gravemente compromessa: abbandonata dal padre prima ancora di nascere, è stata cresciuta dalla madre in completa solitudine, rotta soltanto dalla relazione con un uomo violento, delle cui aggressioni Dalia è stata testimone fin da piccola. Tormentata da incubi ricorrenti e con l’anima annerita dai lividi, la ragazza cova un desiderio inesprimibile, una sete di riscatto e vendetta che la brillante carriera da studentessa in medicina non basta a placare. Il
volontariato in un centro per donne vittime di violenza le conferma ogni giorno quanto gli uomini possano macchiarsi di atrocità rimanendo impuniti. Finché il gelo che ha dentro finalmente deflagra, e decide di vendicare, una per una, tutte le donne abusate che ha incontrato sulla propria strada, a cominciare dalla madre. Si trasforma così in un angelo sterminatore che sceglie le sue prede con metodo e somministra loro l’estremo castigo con un calcolo e una freddezza che sfidano l’ingegno dei poliziotti incaricati di indagare sugli omicidi. E mentre la Dalia serial killer agisce
indisturbata, la Dalia timida studentessa si imbatte inAlessandro, laureando in filosofia e barman introverso, che la corteggia con gesti premurosi e pensieri gentili. Tra i due si instaura una connessione profonda fatta di silenzi, slanci trattenuti, ferite condivise, che schiude una crepa nella
corazza che Dalia si è cucita addosso per mettersi al riparo dall’amore. Ma ciò che non immaginerebbe mai è che proprio adesso dal suo passato possa tornare a braccarla il
più spaventoso degli incubi.