I cinque libri noir (e non solo) della settimana: Fortes, Manotti, Lindqvist, Gerhardsen e Akhtar




I cinque libri noir (e non solo) della settimana: Fortes, Manotti, Lindqvist, Gerhardsen e Akhtar

Compralo su Compralo su Amazon

Susana Fortes, Il cammino del penitente (Nord)

C’è di tutto in questo romanzo: intrighi politici, vescovi corrotti, antichi manoscritti e delitti. Ma soprattutto c’è una città, Santiago de Compostela, labirintica e oscura, tanto che anche le sue strade hanno nomi inquietanti, come il vicolo “Sal si puedes” (Vattene se ci riesci). Una trama ben costruita e una esaustiva e precisa ricostruzione storica, le minuziose descrizioni, infine, rendono la narrazione ancora più realistica. Il racconto della vicenda del vescovo Priscilliano (385 d.C.), il primo eretico condannato a morte dalla Chiesa poi, è un ottimo escamotage per narrare gli illeciti dei giorni nostri.

Perché leggerlo: Quattrocento, il primo romanzo della Fortes, è stato il primo libro che ho recensito per MilanoNera, per cui è un’autrice a cui sono particolarmente legata, motivazione personale, lo so. In realtà vi consiglio di leggerlo perché questa è una storia ipnotica, da cui è difficile allontanarsi.

 

Dominique Manotti, L’onorata società (Tropea)

Un libro che in principio doveva essere una mini serie televisiva, ma la storia era “troppo scottante” per essere prodotta. Così Dominique Manotti, storica autrice di noir sociopolitici e lo sceneggiatore che si fa chiamare DOA (Dead On Arrival), il nuovo idolo del polàr, regalano ai lettori una storia ben documentata su un tema scottante: i conflitti d’interesse tra pubblico e privato, con punte nella criminalità organizzata, nel settore nucleare. Donne e imprese che dominano nelle vita e nella politica.

Perché leggerlo: Una cronaca lucida e spietata dei meccanismi criminali della politica francese. Attualissimo.

 

John Ajvide Lindqvist, Muri di carta (Marsilio)

Storie di amore e morte che fanno rabbrividire,  una raccolta di racconti terrificanti che nascono dalla desolazione del quotidiano. Presenti alcuni personaggi dei precedenti romanzi dello “Stephen King svedese”, che scrive di horror perché bisogna scrivere di ciò che si sa e lui conosce (e in certa misura ama)  le “cose in agguato nel bosco”. Racconti che colpiscono, che ci trasportano nella mente umana e che ci mostrano le reazioni umane di fronte all’inspiegabile e alle situazioni estreme. Una copertina angosciante e bellissima.

Perché leggerlo: ce lo dice l’autore stesso: “storie che ho scritto sui miei muri di carta, quelle pareti sottili che ci separano da tutto quello che non sappiamo spiegare, l’altro. Sono racconti di amore e di morte. Parlano di come reagiamo quando amore e morte entrano in collisione e i mostri emergono dai loro nascondigli. Buona lettura!”

 

Carin Gerhardsen, Madre, padri, figli (Dalai)

Seconda avventura del commissario Conny Sjöberg scritta dall’astro nascente del poliziesco svedese, l’ex matematica Carin Gerhardsen e secondo volume della trilogia di Hammarby. Tre casi diversi e apparentemente lontani tra loro, una storia angosciante e intensa, che scava nei meandri oscuri dell’animo umano.

Perché leggerlo: per poter confrontare il romanzo con il film che uscirà a breve: i diritti cinematografici sono stati comprati dalla casa produttrice che ha realizzato i film tratti da Stieg Larsson.

 

Ayad Akhtar, La donna che mi insegnò il respiro (Mondadori)

La vicenda del dodicenne Ayad, musulmano americano, che viene iniziato intellettualmente da Mina, una donna in fuga dal Pakistan, innamorata di Henry Miller, Scott Fitzgerarld e di un medico ebreo. Le vicende private raccontate in questa storia, ambientata nella comunità musulmana delle provincia americana degli anni Ottanta, sono un’ottima arma per comprendere quelle ben più grandi e complicate dei giorni nostri. Un romanzo di formazione che sottolinea quanto quanto sia breve il passaggio dalla religione all’integralismo e all’odio razziale.

Perché leggerlo: “Se guardando il telegiornale ti chiedi perché il Medio Oriente è in rivolta, leggi questo libro”.

Francesca Colletti

Potrebbero interessarti anche...