I labrador del thriller “Il ritratto scomparso” di Patrizia Debicke

Un serial killer per sfogare la sua angoscia infierisce sui corpi indifesi di bambine. Un rito macabro che compie ogni cinque anni a Cavigny e nei suoi dintorni. L’ultimo thriller di Patrizia Debicke van der Noot, “Il ritratto scomparso” (melino Nerella edizioni, pag. 357, euro 14,00) riporta alla memoria l’orrore del mostro di Marcinelle e nella trama magistralmente architettata dalla scrittrice, due famiglie ricche si ritrovano coinvolte in qualche modoo nei delitti e nella conseguente sparizione di due quadri firmati dall’artista Adrienne Lecrouet. Due sguardi attenti e dolcissimi sanno la verità, conoscono le dinamiche e il colpevole che li attira nella sua trappola. Si tratta di due cani, Argo e Cris, che nel thriller hanno due ruoli fondamentali anche se non esplicitamente evidenti. L’autrice inserisce i personaggi a quattro zampe dando loro la dignità e la personalità che meritano, quali fidati e fedeli compagni di vita dei protagonisti. Testimoni oculari o vittime, i cani del thriller faranno parte della trama poliziesca fino alla fine del romanzo. “Se qualcuno ha mai avuto dei labrador, sa cosa sono. Straordinari e impagabili”- mi rivela Patrizia – ” compagni e amici. Mi piacciono molto e in questo romanzo regalo parti eroiche sia a Cris, il cucciolone che si farà paladino, che Argo, il minuscolo e “coraggiosissimo” testimone d’accusa”.

Cristina Marra

Potrebbero interessarti anche...