Se i milanesi ammazzano al sabato, i romagnoli lo fanno al mercoledì, giorno nel quale non hanno nulla di meglio da fare, nemmeno andare in spiaggia, perché in spiaggia il mercoledì non si va, proprio no. Un gruppo di protagonisti che alla soglia dei quarant’anni si trova con bilanci di vita se non proprio fallimentari ,almeno fortemente in
rosso. Un giornalista  di un quotidiano di provincia con la fissa delle file, e sicuro  per questo di essere posseduto dallo spirito di un architetto IKEA,  una poetessa lesbo dalla personalità non poco disturbata, convinta, aldilà di ogni evidenza contraria, di essere destinata a un futuro di successo , un playboy truffatore di tardone e un pugile a fine carriera, che pensa e agisce al ritmo del suono di un immaginario gong.Sono  queste le voci che si incrociano, alternandosi in  questa girandola di avvenimenti , con l’ intromissione ,che spesso risulta decisiva e risolutiva, del  gestore di una bisca clandestina e del suo cane . Una girandola di truffe, di cui sono a volte autori a volte vittime,  una serie di intarsi perfettamente riusciti in una storia narrata con una  buona dose di ironia e sarcasmo. La  trama è abbastanza piacevole a tratti divertente, con trovate a volte surreali, ma al di là della leggerezza della narrazione non mancano spunti e rimandi a una più approfondita riflessione sulla realtà attuale.
Il racconto  è diviso in giornate per arrivare all’epilogo il mercoledì…sarà poi vero che i romagnoli ammazzano al mercoledì?
I romagnoli ammazzano al mercoledì
Cristina Aicardi
