I sotterranei della cattedrale



Marcello Simoni
I sotterranei della cattedrale
Newton & Compton
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Con un balzo in avanti di più di cinque secoli, lasciando per un po’ nel medioevo francese Ignatio & company, torna Simoni con un intrigante romanzo breve che sarà in libreria il 7 marzo. Romanzo ambientato a Urbino, sede della famosa e antica università, alla fine del 1700, quando il ducato e la cittadella erano incorporati nei territori papali e soggetti al governo di un legato apostolico nominato dalla Santa Sede, il cardinale Doria Pamphilj insediato nel palazzo ducale (che aveva ospitato gloriosamente fino al 1631 le casate Montefeltro e della Rovere), con la protezione di un corpo di guardia svizzera, composto da un capitano, un sergente e venticinque gendarmi. Un assaggio della trama: Urbino, febbraio 1789. Il cadavere del professor Lamberti, docente di filosofia all’università, viene trovato da un manovale all’interno della cattedrale, seminascosto da una coltre di neve. Il rettore, Monsignor Albani, spalleggiato dalla guardia svizzera, decreta che si tratta di una caduta accidentale dalle impalcature erette per ricostruire la cupola, crollata a seguito di un terremoto, ma Vitale Federici, brillante allievo del professore a un passo dal dottorato, nota dei particolari che gli fanno sospettare un delitto. Per cominciare: Lamberti soffriva di vertigini e nel palmo della sua mano vede , una scritta sbiadita ma leggibile, come se il professore avesse premuto la mano sopra dell’inchiostro rosso ancora fresco, restandone macchiato. Ma il rettore interrompe le sue osservazioni e gli ordina di raggiungerlo nel suo studio nel pomeriggio dove gli offre di sostituire Lombardi, come insegnante. Federici non si trattiene, rivela i suoi sospetti, fa domande. Monsignor Albani risponde senza scomporsi e gli spiega il significato della scritta nel palmo del professore: un’iscrizione di Caio Vesidio Basso, che si trova su una base marmorea nel lapidario del palazzo ducale, legata a una ricerca che di recente ossessionava il professor Lamberti. Vitale si confida con due compagni di corso e, con il loro aiuto, comincia a indagare sugli ultimi giorni di vita del suo maestro. La visita al lapidario fa scoprire che il professore era sulle tracce di un antico Ninfeo, celato dal sottosuolo della città. Una leggenda legata all’antica Fonte del Leone? Ma il manovale che aveva trovato il corpo di Lamberti viene ucciso. Una rissa per strada? No! Il giovane e i suoi amici sono certi che sia stato eliminato e il successivo suicidio del rettore, monsignor Albani, è la goccia che fa traboccare il vaso. Ci sono alcuni elementi che accusano Vitale Federici. Rischia di essere incriminato. Non può stare fermo a guardare. L’avventurosa discesa nei sotterranei inesplorati della cattedrale porterà lui e i suoi amici a scoprire inimmaginabili realtà, ad arrivare alla soluzione dei delitti ma anche a scontrasi con un mistero millenario che tale dovrà restare.

patrizia debicke

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