“Stavo pensando agli ultimi casi che capitarono in mano a tua sorella: non ce n’è uno in cui il morto, o la morta, non si trovava in qualche posto strano. Pare che si va a cercare con il lanternino”
A parlare è l’ispettore capo Carmelo Spanò. Il riferimento è al vicequestore Vanina Guarrasi, della Mobile di Catania e non potrebbe essere più azzeccato ne Il castagno dei cento cavalli, il nuovo romanzo di Cristina Cassar Scalia edito da Einaudi.
Questa volta l’autrice ci porta su una scena del crimine in stile True detective.
Ai piedi del Castagno dei cento cavalli, un albero secolare che cresce sulle pendici dell’Etna, due guardie forestali ritrovano il corpo di una donna brutalmente assassinata. La scena del crimine è sconcertante e non è nostra intenzione spoilerarla. Anche perché da questo punto nevralgico della trama gialla in poi, tipicamente inserito nell’incipit, si dipanano misteri che riguardano la vittima e un segreto assai oscuro per cui la energica protagonista avrà bisogno di attingere a tutta la sua logica ferrea, al netto delle sue sempre travagliate vicende personali.
Per ricostruire la complessa matassa viene supportata da diverse forze dell’ordine da Nord a Sud d’Italia. Un qualche contributo è anche offerto dal commissario in pensione Biagio Patanè.
A rendere il quadro umano particolarmente frastagliato non mancano sottotrame che toccano sensibili corde familiari e mettono in campo Costanza, ad esempio, sorella di Vanina, che ha annullato il matrimonio a un mese dal suo svolgimento.
Il mondo narrativo dell’opera è fortemente ispirato a quella Sicilia che Andrea Camilleri ci ha fatto amare con il commissario Montalbano. Anche nel vivace universo narrativo dell’ormai nota e ferrata scrittrice del genere crime ogni riferimento gastronomico smuove i personaggi, pure quelli più reticenti.
Leggendo, è sempre assai gradita l’attenzione alle dinamiche spesso intricate del police procedural, un genere in cui Cristina Cassar Scalia è particolarmente a suo agio. In questo romanzo, in particolare, semina più di un indizio rivelatore, al netto di diverse false piste. Spetterà al lettore più attento riconoscere quelle giuste per andare al cuore del movente e del probabile assassino. I colpi di scena non mancano, anticipati da numerosi cliffhanger. Non ci soffermiamo sul finale che lascia col fiato sospeso, senza giri di parole.