Il labirinto ai confini del mondo



Marcello Simoni
Il labirinto ai confini del mondo
Newton Compton
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Arriva in libreria Il labirinto ai confini del mondo, nuovo romanzo di Marcello Simoni e ultimo capitolo (ma sarà poi vero?) della trilogia che ha per “eroe” il mercante di reliquie Ignazio da Toledo e ha trovato un enorme successo internazionale. Non servirebbe, ma sulle orme di Monsieur de La Palisse cito ad abundatiam i titoli dei volumi precedenti: Il mercante di libri maledetti e La biblioteca perduta dell’Alchimista. E anche stavolta Marcello ci esalta in una narrazione coinvolgente, a metà tra una saga nordica e avventura salgariana, che non si concede pause. Con il fiato sospeso ci costringe a seguire le peripezie dei protagonisti, coinvolti in un turbinio di eventi e, a ogni nuovo capitolo, l’interesse e la curiosità ci spronano a riprendere la lettura. SUBITO! La correttezza dei particolari, questa accurata cornice storica, il sapersi servire dei personaggi realmente esistiti, l’equilibrata ambientazione senza sbavature denotano ricerca, costanza, ma anche il piacere di scoprire e far scoprire fatti ed episodi dimenticati nel tempo. Questo in realtà è anche il compito che ci compete quando si scrive di storia. Trasmetterla con garbo: «Non saggio ma tappeto dei nostri romanzi» ha dichiarato Simoni qualche giorno fa durante un’intervista. Nel suo indugiare con intelligenza in un maggior approfondimento di alcuni personaggi noto una crescita, una maggiore sicurezza, una nuova maturità. Non posso rivelare troppo della trama. Mi limiterò a parlare dei tempi, dei luoghi e offrire qualche stuzzichino appetitoso. Seligenstadt, anno del Signore 1229: la misteriosa morte in cella, che si imputa al maligno, di un monaco in odor di eresia, condannato all’impiccagione e ritrovato straziato dalle ustioni a causa di un ordigno che gli è esploso nel petto, spinge l’inquisitore tedesco Konrad von Marburg a partire sulle tracce dei Luciferiani, una setta guidata dall’Homo Niger, L’uomo Nero, il Magister di Toledo, che venera una trinità più antica di quella cristiana. La setta è collegata a un misterioso mantello astrologico ricamato con lettere indecifrabili… Il monaco è stato eliminato da un cavaliere nordico, armato da una straordinaria lancia infuocata, che deve fare tabula rasa degli adepti. Anche stavolta l’inquisitore arriva tardi e la seconda vittima, prima di morire, riesce a passare il mantello al magister medicinae Suger de Petit-Pont che, licenziato con infamia dall’università di Notre-Dame, ha deciso di raggiungere Salerno. Di malavoglia Suger accetta il compito di consegnare il mantello ai Luciferiani in cambio di una pietra di grandi poteri taumaturgici. Ma la morte infuocata per mano del giustiziere a cavallo l’insegue. Colpirà prima del suo arrivo a Milano e a Cassino e lo spingerà fino a Napoli dove la sua strada s’incrocerà casualmente con quella di Ignazio di Toledo intento a vendere una particolare reliquia, coinvolgendolo nella storia al punto di essere scambiato per il Magister di Toledo, l’Uomo Nero, e per questo accusato da von Marburg. Per salvarsi, sfuggire alle frecce infocate del cavaliere, alla trappola in cui è caduto e dimostrare la sua innocenza, Ignazio dovrà scoprire tutte le verità sulla setta dei Luciferiani, trovare l’Aqua Nigra, e raggiungere la Sicilia dove… Dalla Parigi di Bianca di Castiglia al castello palermitano della Favara, con Federico II di ritorno della crociata, Simoni ci regala un’altra pericolosa avventura di Ignazio da Toledo. Ma se volete conoscere la vera identità del Magister di Toledo, sapere tutto del “gigante” Nembrot e che legame ci sia tra la costellazione del Sagittario e la setta dei Luciferiani, dovrete leggere.

patrizia debicke

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