Il mistero della carrozza N.12 – Paolo Navi



Paolo Navi
Il mistero della carrozza N.12
Newton Compton
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Se il frutto del passaparola dei lettori è un romanzo avvincente come Il mistero della carrozza N.12, la dritta pervenuta si è rivelata assai preziosa. L’autore Paolo Navi vive in Portogallo e si è occupato per anni di finanza. Pubblicata da Newton Compton nel luglio 2022, l’opera ricorda per certi tratti sia Assassinio sull’Orient Express che Dieci piccoli indiani, ma tiene costantemente col fiato sospeso, facendo agire un personaggio “normale”, al quale accade qualcosa di straordinario. 

Giovanni ha quarantasette anni ed è un insegnate. Si è recato in Baviera per ricevere un premio prestigioso nel campo dell’economia, volto a premiare la sua attività nel campo della ricerca. La moglie Laura, donna in carriera in campo bancario, non è andata con lui. Da tempo lei pensa solo al proprio lavoro e il rapporto fra i coniugi ha perso d’intensità. Anzi, è tutta preoccupata esclusivamente per un’importante cena che deve dare a casa loro, a Milano. 

Ma la bufera di neve del secolo si abbatte proprio sull’aeroporto di Monaco, e il volo di rientro di Giovanni viene cancellato. Per accontentare la moglie e mantenere la promessa di essere presente alla famigerata cena, egli ha quindi una sola possibilità: il treno.

Inizia così il viaggio nel vagone n.12, al cospetto di altri sette passeggeri, di cui Giovanni si diverte a immaginare le vite, a fantasticarne i tratti. La narrazione è tutta in prima persona: è Giovanni a condurci per mano in questa odissea. 

Il paesaggio fuori è una landa desolata di neve, eppure Innsbruck non dovrebbe essere lontana, quando il treno ha un violento scossone e sbalza tutti dai sedili. 

Sembra che una valanga abbia travolto i binari, ma la cosa più tragica è che i compagni di viaggio di Giovanni si accorgono di essere gli unici sopravvissuti. Gli altri vagoni sono infatti precipitati in un burrone. I viaggiatori devono quindi eludere le lamiere e scendere a terra, per evitare di fare la stessa fine. Tanto che la carrozza n.12, così fortunata, già oscilla e minaccia di staccarsi dal suolo.

Sei uomini e due donne s’incamminano quindi su quel terreno innevato e raggiungono un bosco, per mettersi al riparo per la notte. Sono padre e figlio, forse russi, dall’aria sospetta. Una signora pingue di mezza età, che tanto ricorda Angela Merkel. Un affascinante tizio maturo dall’aria spagnola, o forse portoghese? Due ragazzi tedeschi, uno biondo e arrogante, l’altro gentile e di colore, che probabilmente stanno insieme. E lei, Gioia Immensa, la ragazza più bella che Giovanni abbia mai visto solcare il suo ristretto orizzonte negli ultimi tempi. 

Però qualcosa ha ancor di più dell’incredibile. Queste persone, scampate alla strage del treno, iniziano a morire, a uno a uno, come i protagonisti di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Fra quegli sventurati si nasconde infatti un assassino spietato e individuarlo per Giovanni non sarà affatto facile. Anche perché lui non è un eroe, le sue reazioni sono spesso pavide.

Lo stile scorrevole e stringato dell’autore, unito a una bella dose di suspense che sa creare, porta a divorare il libro in tempi molto brevi. 

La storia è intrigante e molto ben sviluppata, con un finale a sorpresa più che giustificato.

Paolo Navi ha reso bene il disagio di Giovanni, quasi che rischiare la vita aprisse gli occhi e facesse comprendere cosa non vorremmo trovare al nostro rientro dall’incubo. Semmai ce ne fosse l’opportunità, s’intende. 

Una lettura avvincente, consigliata a chi si vuole divertire con un buon thriller e magari ha tempo solo per una storia “snella”. Che poi, detto fra noi, non impegnano troppo e sono le migliori. 

Cristina Biolcati

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