Giuseppina Torregrossa – Il sanguinaccio dell’Immacolata



Giuseppina Torregrossa
Giuseppina Torregrossa
Mondadori
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E’ l’alba del giorno dell’Immacolata. A Palermo, la città inizia a svegliarsi; le luci del mattino, però, si tingono di sangue: Saveria, figlia del capo mafia Fofò Russo, viene uccisa nella sua pasticceria appena prima dell’apertura.
Sulla scena di un delitto particolarmente brutale c’è Marò Pajno: dirigente del gruppo anti-femminicidio della città e donna dal carattere sfaccettato, sarà lei, inizialmente titubante, ad avere l’incarico del caso. Marò dovrà quindi districarsi tra complicati fili di turbolente storie passate, indagando con accuratezza nelle vite delle vittime che portano un grandissimo contributo emotivo alla storia: ciò che è importante sottolineare, infatti, è la presenza incombente di una Sicilia che se da un lato ci regala aromi, sapori, profumi e paesaggi eccezionali, dall’altro ci riporta alla realtà di chi è costretto a combattere contro presunti padroni e situazioni di oppressione da cui non è facile scappare; l’autrice descrive in modo colorito ed estremamente vivido uno spaccato di vita siciliana, aiutandosi con il linguaggio dialettale che conferisce dinamicità alla lettura e permette anche momenti di leggerezza. Questi ultimi sono poi agevolati anche dalla storia personale della protagonista Marò, seria professionista ma anche donna dai tratti turbolenti e particolari, che la porteranno a compiere scelte fondamentali per divincolarsi da quel passato, quelle tradizioni talvolta malsane in cui sembrano tutti essere incastonati senza possibilità di riscatto. Marò è proprio il simbolo di quel riscatto, portando avanti una lotta senza sosta per sé stessa e per tutte le donne siciliane senza via d’uscita di cui, con il suo operato, sceglie di farsi carico.

Francesca Cristiano

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