Il signore delle maschere – Patrick Fogli



Patrick Fogli
Il signore delle maschere
Mondadori
Compralo su Compralo su Amazon

Di Caronte si sa solo che è un killer abituato a mutare in continuazione aspetto e identità. Il suo soprannome è dovuto al fatto che, accanto alle vittime, lascia sempre un’antica moneta romana, per “pagare” il mitologico traghettatore di anime. Impossibile ricostruirne il volto, perché Caronte è un maestro nel costruirsi delle maschere. Arriva un certo punto dell’esistenza che neppure lui sa con certezza chi sia: si risveglia spesso in camere di hotel di città diverse, quasi disorientato. Eppure conduce le sue varie vite, alcune delle quali durano giusto il tempo di portare a termine i compiti che gli sono assegnati. Laura, invece, è una donna di 48 anni che, insieme ad altri, aiuta chi vuole rifarsi un’esistenza e ricominciare daccapo. Il problema è che una delle persone aiutate è proprio Caronte, ragion per cui Laura si trova costretta a collaborare con una ristretta quanto misteriosa équipe investigativa nella ricerca del killer. La donna riesce a ricostruire una lista delle persone che, nel corso degli anni, si sono rivolte all’organizzazione di cui faceva parte. Il tempo, intanto, scorre inesorabile e il camaleontico assassino si prepara a compiere, senza scrupoli, il piano di vendetta che si è preposto sin dall’inizio.
Il signore delle maschere segna il ritorno in grande stile di Patrick Fogli al thriller, dopo il noir A chi appartiene la notte che gli è valso il Premio Scerbanenco nel 2018. L’autore affronta il tema dell’identità, un argomento che nel mondo di oggi dominato dai vari social network e dalla virtualità risulta ancora più difficile da inquadrare. A maggior ragione per un personaggio come Caronte, che del cambio di identità ha fatto, a suo modo, un’arte. Non è l’unico, anzi nel romanzo è raro imbattersi in figure con personalità “limpide”, senza zone d’ombra. Un altro tema che caratterizza la narrazione è il terrorismo. Anche questo un argomento di piena attualità, con il pericolo costante di attentati che rappresenta una delle maggiori paure con cui siamo costretti a convivere. Tutto è orchestrato con sapienza e maestria dall’autore, in un gioco di specchi per cui il lettore pensa di aver capito qualcosa e poi si trova spiazzato. Per concludere, segnalo che le cinque parti in cui è articolato il romanzo prendono il titolo da altrettante famose pellicole: un omaggio di Patrick Fogli alla settima arte, che lo ha visto protagonista come sceneggiatore.

Massimo Ricciuti

Potrebbero interessarti anche...