C’è tutto quello che serve per tenere il libro in mano per tutta la notte. Micheal Robotham con “Inseparabili” (Fazi Editore, 408 pagine) racconta una storia che assume le sembianze di un thriller vero e proprio che ha dell’incredibile ma che alla fine è imperniato sui sentimenti più comuni anche se non sempre di facile decifrazione. Una storia che nasce dal dolore per essere alimentata dalla vendetta e risolta in qualche modo da sentimenti non così scontati come amore e amicizia.
“Inseparabili” racconta la terza avventura dello psicologo forense Cyrus Haven che, affiancato dalla giovanissima Evie Cormac cerca di risolvere inquietanti casi di omicidi basandosi sulla deduzione psicologica resa più efficace dalla capacità della sua “socia” di comprendere quando una persona mente. Per Cyrus infatti è necessario capire le cause di un omicidio per risolverlo e analizzare i comportamenti dell’assassino per stanarlo.
In questo caso tutto nasce dal ritrovamento di un pensionato morto all’interno del suo salotto: dall’abitazione è scomparsa la figlia, ritrovata senza vita e con la testa rasata pochi giorni dopo. Successivamente nei dintorni di Nottingham, dove la vicenda è ambientata, spariscono altre due donne: apparentemente tre situazioni senza nesso ma nel passato delle tre ragazze affiora un legame nascorso in un errore medico che ha portato alla morte di un bambino. Proprio in quella vicenda prende forma l’assassino e la sua sete di vendetta che porterà ad un crescendo di tensione e ad un’indagine a perdifiato e ad un finale decisamente emozionante.
Non bastasse, senza perdere di vista la trama fondamentale del romanzo, gli amanti di Cyrus Haven non potranno fare a meno di lasciarsi coinvolgere dalla scarcerazione del fratello, colpevole di aver ucciso i genitori e le due sorelle quando erano bambini. Riuscirà Cyrus a riaccogliere il fratello e a sconvolgere nuovamente gli equilibri della propria vita?
Robotham con “Inseparabili” regala ai lettori un romanzo carico di introspezione, dramma, azione e suspense: quattro compagni di viaggio che non lasceranno il lettore da solo per nemmeno un minuto.
Daniele Bonetti