Trova l’intruso.
La classifica di questa settimana sembra uno di quei quesiti enigmistici che hanno reso inimitabile una celebre rivista.. Se non avete voglia di aguzzare l’ingegno, sveliamo la soluzione (senza dover arrivare a pagina 46). Di intrusi ce ne sono ben quattro: ossia i quattro romanzi non di genere. Perché quella di questa settimana è una classifica tutta gialla. A partire da Il silenzio dei chiostri (Sellerio) di Alicia Gimenez Bartlett, primo in classifica questa settimana.
C’è aria di matrimoni in giro: la sua inspectora Petra Delicado si è sposata, così come il suo vice Garzon e per non essere di meno anche Anne Holte nel suo ultimo romanzo fa sposare i suoi due personaggi: Johanne Vik e Yngvar Stub. Non deve accadere (Einaudi), la seconda indagine della psicologa Vik e il detective Stub, entra e si colloca in quarta posizione. La Holt, già ministro della Giustizia norvegese, nonché avvocato ed ex giornalista, che si era fatta conoscere in Italia con Quello che ti meriti (di nuovo presente nei tascabili), e’ diventata ormai una delle punte di diamante del giallo dei paesi scandinavi che sembra essere diventato in questi anni dominante. Vedi il successo travolgente di Stieg Larsson e della sua saga Millennium ancora in classifica, all’ottavo e decimo posto, dopo 50 settimane e oltre. E anche per la signora del giallo del Nord si annuncia la serialità: in autunno è prevista l’uscita del terzo volume, La signora presidente, in cui alla coppia Vik e Stobo si affianchera’ anche Hanne Wilhelmsen, la detective protagonista di due precedenti serie poliziesche ideate dalla Holte.
E per una scrittrice consacrata ce n’è uno, Jeffery Deaver, che ci riprova. Dopo il flop di Nero a Manhattan arriva anche in Italia il suo ultimo romanzo, molto apprezzato in America e, finalista ai Thriller Award 2009. E ci presenta ne I corpi lasciati indietro (Rizzoli), una nuova protagonista, la vicesceriffo Bryn McKenzie, che chiamata ad indagare sul luogo del delitto si ritrova come prossima vittima potenziale.
”Per gli uomini come sono oggi c’è solo una novità radicale, ed è sempre la stessa: la morte”. Cita Walter Benjamin Anne Holte nel suo romanzo. Sarà forse la serialità, la garanzia di editori di eccellenza, le ricostruzioni psicologiche e criminali perfette, ma sta di fatto che il giallo in Italia, come la classifica attesta, non è in fondo un genere letterario minore, almeno per quanto riguarda le vendite.