Arnarldo Colasanti, nato a Fiuggi nel 1957 č docente di Poesia Italiana del Novecento presso l’Universitŕ Tor Vergata di Roma, critico letterario, condirettore della rivista Nuovi Argomenti, redattore della rivista Poesia, co-direttore artistico del Festival GrinzaneCinema di Stresa e ospite fisso del programma RAI Uno Mattina, dove conversa di letteratura.
Con Gatti e scimmie č stato vincitore del Premio Grinzane Cavour 2002, sezione Narrativa Italiana. Altre sue opere sono: A giorno chiaro. Ritratti di poesia italiana (1991); Novanta. Il conformismo della cultura italiana (Fazi 1996); Letteratura italiana, insieme ad Anna Cazzini Tartaglino (De Agostini 1998) e Rosebud (edizioni Quiritta, 2003).
Il libro che avresti voluto scrivere e il libro che non avrebbe dovuto essere scritto
Guerra e Pace di Lev Tolstoj
Morte a Venezia di Thomas Mann
Un sempreverde (libro) da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare…
Madame Bovary di Gustave Flaubert
Tutte le canzoni di Battiato
Il sorpasso di Dino Risi
Si puň vivere di sola scrittura oggi?
No, io no. Direi di no in generale.
Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perchč?
Contrario, non si insegna mai la scrittura.
Cosa pensi della trasposizione cinematografica dei libri? E’ vero che nel passaggio fra la carta e la pellicola si perde qualcosa o no?
Puň avvenire, accettando che si perde e si acquista qualcosa.
Che cosa pensi delle lezioni di letteratura in televisione? Sono molto apprezzate dal pubblico?
Trovo che siano utili, sono apprezzate a livello di share.
Perchč alla televisione italiana ci sono poche trasmissioni che parlano di libri?
E’ un problema complicato, si parla molto di libri, ma nascondendo il libro in trasmissioni di cui si parla di altro.
Perchč le trasmissioni che parlano di libri non hanno molto successo?
Secondo me sono accettabili, non cadono mai veramente anche se sono proposte a orari non molto frequentati.
Che importanza ha la poesia oggi?
Rispetto all’individuo č indispensable, rispetto al sociale meno.
Nella tua attivitŕ hai conosciuto qualche personaggio che ti ha lasciato un ricordo particolare?
Ho conosciuto diversi personaggi che mi hanno molto colpito, tra i quali Alberto Moravia, Enzo Siciliano, Andrea Zanzotto, e Bernardo Bertolucci.