Intervista a Giampaolo Simi – Come una famiglia

41Sotyqhb7LGiampaolo Simi e il suo ultimo libro, “Come una famiglia” (Sellerio), una storia potente che cattura, sia per la scrittura sia per una narrazione in cui non mancano certo le sorprese. S’intrecciano vicende familiari, il rapporto tra padre e figlio e un buco nero che vede coinvolto proprio il figlio del protagonista, Dario Corbo, il giornalista che ebbe un ruolo primario anche nel precedente romano, “La ragazza sbagliata” (Sellerio) uscito lo scorso anno. Insomma, una vicenda che va in più direzioni, dal rapporto genitori figli all’omertà presente in un sistema chiuso come il mondo del calcio, fino alla presenza di personaggi che hanno avuto un ruolo importante e decisive nel precedente romanzo e che tornano, con tutta la loro forza, Ilenia e Nora. Non si tratta comunque di un sequel, perché i personaggi si muovono autonomamente rispetto al precedente romanzo, primo tra tutti Dario Corbo, il protagonista.

A un anno di distanza dal successo de “La ragazza sbagliata” lei è tornato nelle librerie con un noir in cui molti protagnisti sono gli stessi del precedente romanzo, com’è nato questo libro?
Volevo dare un seguito al percorso intrapreso con “La ragazza sbagliata” senza fare nulla di seriale, infatti in questo secondo romanzo in cui il protagonista è Dario Corbo, ognuno dei protagonisti si muove in modo autonomo e ha ruoli la cui importanza è diversa rispetto al precedente libro,  il lettore non ha così vincoli rispetto al passato. Questa è una storia dura che si svolge ancora una volta in Toscana, tra la costa e la parte più interna, in cui ho voluto cimentarmi con il rapporto tra genitori non sempre presente e un figlio che gioca a calcio, che è più che una promessa, un investimento per procuratori e dirigenti.

A un certo punto però tutto cambia: una violenza, uno stupro nei confronti di una ragazza di cui viene accusato il figlio del protagonista.
“E’ vero. Qui emergono tutte le contraddizioni del rapporto tra Dario e il figlio e soprattutto emerge, attraverso i protagonisti, come nel nostro Paese sia necessario avere oggi un vincitore che insulta lo sconfitto: accade in politica, nella vita di tutti i giorni e anche nel romanzo. Siamo diventati cattivi, intolleranti, fatichiamo a confrontarci con gli altri, non assomigliamo a quel che eravamo. Nel libro lo stupro viene commesso in una notte, fuori da una discoteca e l’imputato è proprio il ragazzo”.

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Un talento calcistico che viene messo alle porte dalla società che lo ha osannato fino a pochi giorni prima.
“Non è stato facile affrontare un argomento come quello del calcio, infatti questo sport si rappresenta da sé, con la visibilità che ha ogni giorno dell’anno attraverso le televisioni e i vari organi di comunicazione; insomma il calcio è molto popolare, crea consenso ma può anche distruggere, è una macchina infernale che fa parte di un sistema chiuso, quindi è più difficile portare a galla la verità, quando tutti remano per non sconvolgere il sistema. Il primo a capire il ruolo del calcio fu proprio Silvio Berlusconi con il suo Milan; gli creò consenso e ulteriore popolarità, tant’è che in questa direzione sono andati anche gli emiri e i nuovi imprenditori russi, che in Europa hanno oggi acquisito alcune società di grande rilevanza. Dal sistema-calcio non trapela nulla. Tutto si risolve all’interno, azioni di outing sembrano proibite”.

Mi pare di capire che “Come una famiglia” non sarà l’ultimo romanzo di Corbo…
“No, ho in mente altri due libri, tra loro distinti che avranno però gli stessi protagonisti con ruoli tra loro diversi. Ecco, io credo che quando avrò concluso la mia quadrilogia, potrò dedicarmi ad altro. Corbo non è comunque seriale; penso a Montalbano, un tempo i serial andavano, oggi c’è bisogno di rinnovare molto, sempre”.

“La ragazza sbagliata” doverebbe diventare una fiction televisiva con Corbo protagonista.
“Ci stanno lavorando; la casa di produzione è la Palomar, la stessa del commissario Montalbano, che ha opzionato i diritti anche per questo nuovo romanzo, credo che potrebbe essere una bella storia”.

Sta lavorando anche come sceneggiatore televisivo?
“In autunno uscirà una fiction su RaiUno dal titolo “Nero a metà” cui ho lavorato nella sceneggiatura. Un giallo sui generis, ricco di colpi di scena che vedrà tra i protagonisti Claudio Amendola, mi sembra una cosa ben fatta”.

MilanoNera ringrazia Giampaolo Simi per la disponibilità.
Qui la recensione a Come una famiglia

Mauro Molinaroli

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