Con “Come un padre” mi sono un po’ riappropriato di me stesso. Intervista a Marco Martani

download (1)“Come un padre” (DeA Planeta) di Marco Martani è un noir d’azione che omaggia la migliore tradizione chandleriana con uno stile del tutto personale e originale che lo rende una grande novità nel panorama del genere nostrano. Marco Martani, sceneggiatore, alla sua prima esperienza da scrittore, entra nella psiche e nel cuore del suo protagonista facendone trasparire lati neri e debolezze, certezze e tormenti, spietatezza e tenerezza, mescolandoli alla velocità dell’azione con un ritmo narrativo che elettrizza e conquista il lettore più raffinato. Orso, il protagonista, è un killer colpito da infarto a sessant’anni, il suo cuore malato e il suo fisico possente ferito dall’intervento per il by pass creano una rottura con la sua vita precedente, una volontà di cambiamento. Orso vuole ricominciare da dove si era fermato quarant’anni prima quando aveva abbandonato la donna che amava e la loro unica figlia per proteggerle dalla sua attività criminale insieme al boss marsigliese conosciuto come il Rosso. Al Rosso lo lega un rapporto di dipendenza, fedeltà ma anche di amore-odio quasi come fossero padre e figlio. La scelta di Orso stavolta riguarda se stesso e il suo sentirsi pronto a lasciare la sua vita criminale per affrontare un percorso non di redenzione ma di formazione sentimentale, Orso ha espiato per oltre quarant’anni i suoi errori e il suo dolore sordo e muto adesso è il momento della svolta e comincia una ricerca difficile e complessa, una lotta con criminali vecchi e nuovi e una ricostruzione della sua esistenza in nome di un sentimento troppo a lungo sacrificato.

Marco dopo cinquanta sceneggiature cosa si prova a scrivere in solitudine, senza confrontarsi?
E’ stata un’esperienza liberatoria e appagante, dopo trent’anni di sceneggiature e quindi di un lavoro di scrittura di gruppo durante il quale hai la necessità di confrontarti non soltanto con gli altri autori ma anche con il regista, il produttore insomma con tutti i componenti del progetto, avevo bisogno della soddisfazione della scrittura in solitudine. Mi sono fermato è ho iniziato a scrivere e mi sono messo in gioco, il romanzo è un’operazione che ha un altro approccio introspettivo e per me “Come un padre” è l’evoluzione di un percorso e mi sono un po’ riappropriato di me stesso.

E’ un romanzo (finalmente!) senza un investigatore, mi piace definirlo noir d’azione, sei d’accordo con me?
Sì sono molto d’accordo, l’elemento di novità è proprio il noir misto all’azione, un po’ come faceva Chandler in cui convivevano entrambi gli aspetti. Romanzi che ho amato molto e con “Come un padre” in un certo senso mi sono rifatto agli autori anglosassoni creando un mio legame con i classici.

Orso è un protagonista struggente, complesso che ha un rapporto conflittuale con la morte, l’amore e anche con il Rosso?
La mia scommessa era trovare un personaggio che non fosse una brava persona e potergli costruire quella sorta di empatia che prendesse per mano il lettore al punto da soffrire con lui. Orso è un killer che ha deciso di azzerare i suoi sentimenti. Il suo percorso di espiazione finisce con l’infarto e inizia l’altro quella della sua educazione sentimentale. Il suo è un percorso di trasformazione e la bellezza del personaggio sta proprio nel non dovere espiare i propri peccati, è il dolore che gli fa toccare con mano i sentimenti perduti. Alla fine tutti tifiamo per uno che si rialza, si risolleva e continua per la sua strada.

Il rapporto di Orso con i giovani lo mette sempre di fronte allo specchio?
E’ una legge del contrappasso, come nel titolo, Orso è un padre che sostanzialmente non lo è mai stato per la sua scelta altruistica, per salvare la sua donna e la loro figlia. Nel romanzo è messo sempre di fronte a scelte da padre e in fondo lui il padre lo sa fare anche se ha difficoltà a esprimere i sentimenti.

E’ un personaggio che tornerà ancora?
Devo ammettere che mi sono affezionato molto affezionato a Orso e agli altri personaggi e sarei contento se il libro piacesse tanto da richiedere una seconda storia. Al momento mi godo i bei momenti di incontro e confronto con i lettori.

MilanoNera ringrazia Marco Martani per la disponibilità

Cristina Marra

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