Cara Alessia,
benvenuta nel salotto delle interviste. Comincio subito entrando nel vivo del tuo personaggio.
Chi è Alice Allevi? Un alter ego o un’amica? E, a tal riguardo, c’è ancora qualcosa che via accomuna?
Certamente all’inizio della serie Alice era molto più vicina ai personaggi della tradizione della chick lit, come Bridget Jones che tu giustamente citi. Con il tempo, però, si è distanziata assumendo delle sembianze tutte sue, una nota più malinconica e riflessiva. Continua a combinare guai e a trovarsi in situazioni buffe, ma con una vena direi meno comica. Quanto ai tratti che ci accomunano, direi che sono sempre meno pronunciati. Le nostre vite non potrebbero essere più diverse.
Avevi dichiarato che “Un po’ di follia in primavera” sarebbe stato l’ultimo capitolo di Alice Allevi. Hai cambiato idea?
Ebbene sì! Ho concluso un po’ di follia in primavera con la voglia spasmodica di iniziarne subito un altro, e così ho fatto. Però confesso che non me lo aspettavo questo colpo di coda da parte della mia Alice, credevo sinceramente di aver esaurito il suo potenziale. Adesso però ho capito che non è così e che c’è ancora tanto da raccontare.
Sulla scelta di continuare sei stata influenzata dal successo della miniserie l’Allieva (ndr. realizzata da Endemol in onda su RAI1, lo scorso autunno) costruita intorno alla tua protagonista?
In realtà lo avevo già deciso, ma certamente riscontrare tanto affetto da parte del pubblico anche nei confronti della versione televisiva ha amplificato il mio entusiasmo.
Hai partecipato alla sceneggiatura prima e alle sessioni di registrazione poi?
Sono co-autrice del soggetto di serie e ho supervisionato le sceneggiature. Quanto alla registrazione, sono stata in visita un paio di volte sul set, è stato bellissimo.
Ci racconti qualche episodio divertente vissuto sul set?
Ho fatto un cameo in prima puntata; il regista mi aveva dato indicazione di far la faccia imbambolata, ma non sono decisamente una brava attrice quindi più che imbambolata sembravo un pesce lesso. Per di più, la scena è stata girata almeno 8 volte, sbagliavo tutti i tempi!
Meglio Arthur (interpretato da Dario Aita) o CC ( interpretato da Lino Guanciale)? Alessandra Mastronardi è stata una buona “ambasciatrice” dell’Allevi pensiero?
Alessandra è la miglior Alice che io potessi mai sognare. Come scegliere tra Arthur e CC? Pressoché impossibile!
Guardiamo avanti: sono già in corso le registrazioni della seconda serie? Stai già lavorando alla sceneggiatura?
Abbiamo da poco consegnato il soggetto della seconda serie, molto presto gli sceneggiatori si metteranno al lavoro e quanto alle riprese, non saprei dirlo ma credo proprio entro l’anno.
Meglio scrivere un libro o lavorare alla sceneggiatura tratta dallo stesso?
Per me, meglio scrivere i miei romanzi. L’autonomia creativa è assoluta e io non saprei rinunciarci.
Parliamo del tuo ultimo romanzo “Un po’ di follia in primavera”: se una rondine non fa primavera, uno psichiatra quanti danni può fare? Te lo chiedo perché il protagonista Ruggero d’Armento è un indiscusso professionista in psichiatria ma contemporaneamente un uomo dai molti segreti. Come è nato questo libro e la particolarità del suo protagonista dai doppi profili?
Nel rapporto medico psichiatra/paziente a volte nascono dei conflitti, specie agli inizi della terapia. Mi incuriosiva esplorare proprio quella zona d’ombra, e soprattutto mi sono chiesta cosa può accadere se lo psichiatra abusa del suo potere diventando un manipolatore. Così è nato Un po’ di follia in primavera.
Curiosità: quando e dove scrivi? Sei uno di quegli scrittori che riescono a farlo solo in determinate condizioni? Hai dei riti scaramantici o delle abitudini consolidate?
Ho poco tempo, perché continuo a fare il medico legale e in più ho due bimbe piccole, per questo non posso concedermi il lusso di scegliere, né di avere particolari rituali. Devo scrivere in ogni momento libero e disponibile. Ho sempre con me un taccuino e il mio pc, l’occasione e le idee possono presentarsi inaspettatamente.
Grazie ad Alessia Gazzola e appuntamento con lei al NebbiaGialla
http://nebbiagialla.eu/