INVICTUS – COSTANTINO, L’IMPERATORE GUERRIERO

Milanonera in occasione dell’uscita odierna del suo nuovo romanzo ha incontrato lo scrittore Simone Sarasso.

Come mai hai deciso di cimentarti nel romanzo storico?

Mi sono trovato di fronte a una serie di circostanze favorevoli: la proposta è arrivata da Rizzoli proprio mentre stavo cercando l’opportunità di mettermi alla prova in qualcosa di diverso dal noir. Io mi occupo di storia contemporanea per mestiere, ma nei romanzi della Trilogia Sporca dell’Italia ho sempre avuto la possibilità di piegare la Verità alle esigenze narrative. Quando si scrive un romanzo come INVICTUS, invece, un romanzo storico “puro”, l’acribia storiografica e il rispetto delle fonti sono il primo dovere nei confronti del lettore. Durante la redazione di INVICTUS è stato interessante concentrarmi sulla psicologia dei personaggi e sul “colore” da scegliere per dipingere le scene. Non dovevo scervellarmi sul plot: era già scritto da 1700 anni…

Che tipo è il Costantino che racconti nel tuo romanzo?

Costantino il Grande è stato molte persone. Nell’arco di una sola vita, ha interpretato un sacco di ruoli: figlio di genitori separati (suo padre Costanzo non sposò mai la madre Elena. Ma il virgulto d’Illiria, tuttavia, non crebbe come un bastardo: fu presto accolto, per volere del padre medesimo, alla corte del massimo tetrarca Diocleziano), giovane ufficiale pieno di sogni e speranze, veterano disilluso, conquistatore, usurpatore, Imperatore Santo. La sua è la psicologia più complessa di cui mi sia mai occupato, narrativamente parlando. Il tratto distintivo del personaggio all’interno del romanzo, tuttavia, è il progressivo impoverimento morale che va di pari passo alla conquista del dominio totale, a riprova del vecchio adagio secondo cui il potere assoluto corrompe assolutamente.

Cosa ti aspetti da questo libro, un romanzo che esce anche in una collana nuova della Rizzoli a un prezzo davvero interessante, 8.80 euro?

Ogni volta che esce un romanzo nuovo, ogni autore si aspetta naturalmente il meglio per la sua “creatura”. Per parte mia posso dirti che spero che il prezzo di copertina contenuto possa essere uno strumento per raggiungere il maggior numero di lettori possibile. Sono lettore io stesso, prima ancora che scrittore, e il prezzo basso è senz’altro qualcosa che apprezzo: mentirei se dicessi il contrario. Ma un libro non esiste solo in libreria: parte del mestiere di scrittore è alzare il posteriore dalla sedia e andarsene in giro a raccontare le proprie storie. INVICTUS girerà parecchio per l’Italia, sono in programma diverse presentazioni in tutto lo Stivale: sarà senz’altro una bella estate, viaggerò molto e spero di poter narrare la vita di Costantino a tanti lettori.

Progetti per il futuro?

Attualmente sto lavorando al terzo volume della mia “Trilogia Sporca dell’Italia”. Dopo aver esplorato il lato oscuro dei Cinquanta, dei Sessanta e dei Settanta, mi accingo a raccontare i Misteri Italiani a cavallo tra la fine degli Anni di Piombo e Tangentopoli. Tirare le fila di quasi sei anni di lavoro è una bella soddisfazione, non c’è che dire. E ho una voglia matta di scoprire che fine farà Andrea Sterling, il farabutto protagonista dei miei romanzi. Come i precedenti (Confine di Stato e Settanta), anche questo capitolo finale sarà edito da Marsilio.

Paolo Roversi

Potrebbero interessarti anche...