La donna nel pozzo – Piergiorgio Pulixi



Piergiorgio Pulixi
La donna nel pozzo
Feltrinelli
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Piergiorgio Pulixi ci ha abituato a storie forti, drammatiche o tragiche, dove entra nella mente e nel cuore dei personaggi e dei lettori, alternando momenti ironici e scrittura brillante. Nel nuovo libro, “La donna nel pozzo”, due personaggi, lo scrittore Roccaforte e l’editore Panzirolli, tra battibecchi, battute sarcastiche e parlata romanesca sono davvero divertenti e alleggeriscono la vicenda cupa e dolorosa delle ragazze uccise, inserendo elementi da commedia in un’indagine sofferta, senza mai perdere di vista tensione e suspense. 

Una parte di cozy mistery, una di noir, una di true crime per un cocktail davvero riuscito, come ormai ci ha abituato lo scrittore, giustamente salito da tempo nell’Olimpo dei migliori scrittori di gialli e noir italiani.

Pulixi non risparmia sarcasmo e frasi pungenti anche sul mondo dell’editoria attuale, diventata un business dove non si risparmiano colpi bassi, dominata dai social e ubriaca di successo e di visibilità.

La Sardegna anche qui non è solo sfondo, ma anche protagonista con i suoi miti, le storie oscure e i misteri, le verità sepolte: Campidano, Sulcis e Sarcidano sono i luoghi dove si muovono i personaggi, con le loro bellezze e i grandi problemi sociali ed economici.

Carbonia è il luogo dove tutto ebbe inizio, nel 1989: in un periodo di crisi per la città avvenne un oscuro delitto, la morte di Gisella Orrù, che gettò la popolazione in una folle paura e cucì le bocche di chi sapeva la verità. Il caso si concluse con la condanna al carcere di presunti colpevoli che pagarono forse per una colpa che non avevano commesso. La verità non è mai stata del tutto chiarita, forse perché dietro la storia delle ragazze entrate nel giro della prostituzione minorile ci sono state persone di potere, gli intoccabili della Carbonia benestante. 

Pulixi si ispira liberamente a questo caso di cronaca e, senza pretendere di risolvere il caso, ne dà una sua interpretazione, la realtà diventa fiction, con un finale che ha un sapore di credibilità. 

Lorenzo Roccaforte è stato vincitore di un Premio Strega con un romanzo di grande successo: ma dopo anni ha perso l’ispirazione ed è stato costretto a servirsi di un ghostwriter, Ermes Calvino, dal cognome illustre ma con nessuna parentela con il grande della letteratura, è un l’ottimo autore di un giallo firmato da Roccaforte e dei testi di un podcast di true crime “Trame e delitti”.

I due, incalzati dal bisogno di denaro e di un rinnovato successo, sono manovrati da un ex carcerato che si è riciclato come editore, Panzirolli, dotato di un gran pelo sullo stomaco: alla ricerca di idee per un nuovo romanzo best seller ,invia i due scrittori in Sardegna dove è avvenuto un fatto misterioso. 

Cristina Mandas, maestra integerrima, è stata ritrovata in un pozzo, proprio come un’altra ragazza trent’anni prima:  Calvino intuisce collegamenti tra i due casi, prende a cuore la vicenda e comincia a indagare, grazie al suo fiuto di giallista, mentre Roccaforte si rilassa in un elegante centro termale. 

Ermes Calvino scopre che Cristina per la prima volta nella sua vita ha dimenticato il compleanno del marito, un dettaglio minimo, seguito da un periodo in cui la maestra non è più la stessa, è agitata e depressa fino alla tragica conclusione. Perché quello strano comportamento? I due scrittori scaveranno nel passato per capire il presente e scopriranno il verminaio che si nasconde dietro la sporca vicenda.

Pulixi è una garanzia, il libro appassionante: da leggere subito!

Tiziana Viganò

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