La forteresse

La Svizzera non č solo benessere, cittŕ ordinate, orologi Rolex  ma ha anche un aspetto poco conosciuto agli stessi abitanti del Paese, i centri di registrazione per i richiedenti l’asilo dove le persone accolte entro un termine massimo di 60 giorni sapranno se otterranno lo statuto di rifugiati o se saranno considerati NEM  (non entrata nel merito) e respinti nei loro paesi d’origine.
Chi viene accolto in questi centri spesso ha percorso lunghe distanze, ha corso pericoli per inseguire la speranza di una vita migliore senza avere ben chiare le regole vigenti nel paese dove richiede accoglienza.
La Forteresse, documentario girato al centro di registrazione di Vallorbe del regista svizzero di origine spagnola Fernand Melgar ha vinto il Pardo d’Oro Cineasti del presente e 30’000.- Franchi svizzeri al Festival del Film di Locarno 2008. La telecamera riprende storie quotidiane degli ospiti del centro, spesso confrontati con i ricordi degli orrori vissuti, con l’insofferenza alla disciplina che richiede di rientrare a ore ben determinate. C’č chi si lascia andare all’alcol, chi vuole solo riabbracciare i genitori giŕ in Svizzera, chi accetta un sussidio e il biglietto di ritorno per ricominciare una nuova vita nel paese d’origine, chi trova conforto nella preghiera.
E’ stato premiato il realismo e l’obiettivitŕ di queste riprese che ci presentano sia gli ospiti che le persone che lavorano nel centro, le loro riunioni di lavoro in cui discutono dei metodi da usare, comprensione e nello stesso tempo fermezza. Nemmeno per loro č facile il contatto quotidiano con questa realtŕ.
Molto interessante, presenta una situazione comune a molte nazioni confrontate con l’immigrazione, come č in Svizzera e come potrebbe essere in altre nazioni.

Regia di Fernand Melgar, 100′ minuti, 2008

Ambretta Sampietro

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