La gente non legge, parola di Biondillo

Lo scrittore milanese punta il dito sui lettori, troppo pochi. Specchio di un Paese che lui stesso definisce «cialtronico».

Gianni Biondilllo, architetto milanese e scrittore noir di successo, è uno che in libreria ci va spesso e non solo per presentare i suoi libri.

Biondillo, perché chiudono le librerie?
«Perché la gente non legge. È più facile che un lettore forte legga un libro in più durante l’anno, che un non-lettore inizi a leggere. La metà degli italiani non prende in mano nemmeno un libro».

La responsabilità è dunque di chi non legge? Siamo di fronte a un reato omissivo?

«Certo. Ogni tanto va detto: c’è una responsabilità oggettiva degli italiani. Questo è un Paese cialtronico, pensiamo al Premio Nobel per la medicina a Mario Capecchi. Ci siamo pavoneggiati dicendo che era un italiano, una falsità. Questo mi spaventa».

È negativo o positivo che al posto di una libreria che aveva 100 anni di vita arrivi un grande distributore come Feltrinelli?

«È un fatto negativo che chiuda un luogo storico, ma è mitigato dall’arrivo della Feltrinelli, che vende libri e non telefonini. La differenza però la fanno sempre le persone, cioè i librai. Io in alcune librerie Feltrinelli trovo libri che sono introvabili da altre parti. Questo significa che chi ci lavora dentro fa la differenza e non vende il libro come vendere le scatolette di tonno al supermercato».

Il timido, quello che non legge e vede la cultura dal basso verso l’alto troverà il megastore più abbordabile?

«La Libreria di 100 anni fa era un luogo fatto solo per un gruppo ristretto di persone, un luogo sacrale. Nelle grandi catene c’è un atteggiamento più amichevole, più facile e quindi più avvicinabile ».

Il ruolo del libraio cambia nel megastore?

«In proposito cito sempre un episodio che mi raccontò il collega Raul Montanari, che a sua volta l’aveva saputo dallo scrittore Tiziano Scarpa…».

Ma è un racconto di terza mano.

«Funziona lo stesso. Allora, un ragazzo entra in una libreria e chiede: “Vorrei quel libro di quello scrittore inglese che parla di lui che è negro e geloso e alla fine uccide una bella ragazza…”. Il libraio ci pensa un attimo e risponde: “Ho capito, lei cerca Giulietta e Romeo”».

Gianni Biondillo ha pubblicato per Guanda : “Per cosa si uccide” (2004), “Con la morte nel cuore” (2005), “Per sempre giovane” (2006) e “Il giovane sbirro” (2007). Il 28 ottobre alle ore 16,30 a Cardano al Campo (VA) sarà ospite della manifestazione “Duemilalibri”.

michele mancino per "varesenews"

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