La luce dopo il tramonto



Carla Bucley
La luce dopo il tramonto
Nord
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Il romanzo si presenta con questa frase: «Un romanzo che coniuga la suspense di un mystery con le paure e le speranze di ognuno di noi». Senza esagerare!

Tyler Lattimore infatti, il protagonista di La luce dopo il tramonto è un figlio della luna, così vengono chiamati coloro che soffrono di xeroderma pigmentosa, una rara patologia genetica fatta conoscere da The dark side of the sun, il film denuncia di Carlo Shalom Hintermann con Leo Gullotta e Pino Insegno. (Un toccante film documentario che conteneva anche straordinari ed esplicativi inserti d’animazione.)
Tyler quindi, un quattordicenne che deve fuggire la luce del sole e che vorrebbe essere come tutti i coetanei, vive invece relegato in una complessa e solitaria vita in scatola, tra le pareti di casa sua, considerato da parenti e amici una coraggiosa vittima sacrificale annunciata che difficilmente supererà i vent’anni.
Suo padre lavora a Washington in una società finanziaria e arranca per diventare socio, sua sorella maggiore, la sedicenne Melissa, assiste impotente e ribelle e sua madre Eve, ha condizionato la vita della famiglia imprigionando tutti e tutto in un mondo fatto di oscurità. Proteggere Tyler dalla luce è la sua missione.
Ma proprio lui Tyler, l’alieno outsider, che è il pilastro portante di tutta la storia, si trasformerà involontariamente nella misteriosa causa scatenante del thriller con i capitoli scanditi implacabilmente dagli orari di luce e di buio, che accompagnano la trama e  danno il passo al “limbo” concesso al nostro povero protagonista.
Tyler, che è davvero un ragazzo speciale perché, pur imprigionato quasi sempre nella sua stanza, all’insaputa di tutti, la notte esce di casa per vivere una sua vita, scoprendo e fotografando così un suo mondo speciale fatto di piccoli e grandi segreti, buoni, strani ma anche sordidi e cattivi degli abitanti del suo quartiere. Solo l’anziana Rosemary, che è morta, sua complice nelle scappate notturne e  grande amica nel vicinato, sapeva.
Ma in un freddo pomeriggio di pioggia, Amy figlia undicenne dei vicini, scompare nel nulla,
La polizia sospetta di tutto e di tutti. La cittadina, il quartiere e gli amici entrano in fibrillazione. Si teme un maniaco. Si sente sempre parlare di bambini che spariscono, e che poi non vengono ritrovati… Anche Tyler che la cerca nelle sue segrete scorribande notturne scoprirà qualcosa… E la sparizione della piccola Amy sta scoperchiando un vero vaso di Pandora…
Con il suo ritmo lento, che potrebbe apparire dispersivo, con il corale coinvolgimento dell’intero quartiere cittadino che gravita ossessivamente attorno ai Lattimore, La luce dopo il tramonto ci intriga lo stesso e ci immerge in una storia corale ma profondamente vera, interpretata da attori di tempra − e che solleva dei potenti e difficili interrogativi.
Fino a che punto è giusto che le nostre paure condizionino la vita dei nostri figli? Fino a dove è giusto spingersi per proteggere le persone che amiamo?

Patrizia Debicke

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