La persecuzione del rigorista

Primo romanzo di Luca Ricci, del quale avevamo già recensito il libro di racconti Il piede nel letto, ed. Alacràn.
La scrittura è puntuale e raffinata, da gustare lentamente.
Anche qui i personaggi non hanno un nome proprio, riusciamo ad immaginarceli molto bene grazie alla designazione con cui ce li indica l’autore.
Un giovane prete, calciatore mancato e con ambizioni di carriera ecclesiastica deve trascorrere un inverno a Chiamonte, un paese fuori mano sull’Appennino dando prova di umiltà. Resta colpito dalla bravura a calciare i rigori di un giovane contadino. Come pretesto per osservarlo meglio, accompagna al campo di calcio un ritardato del paese per farlo partecipare agli allenamenti. Per noia e sottile crudeltà fa balenare al contadino la possibilità di giocare a livelli più alti, lusingandolo e facendo pressione su di lui tramite la donnetta della quale il contadino è invaghito. Personaggi di contorno sono il decrepito pretucolo, l’allenatore e sua moglie, ognuno con le proprie bassezze e meschinità.
Sullo sfondo la morte misteriosa di un chierichetto che per un attimo fa balenare una trama gialla, per poi svanire come svaniscono i sogni di ciascun protagonista della vicenda rimettendo nel finale ognuno al proprio posto.

Ambretta Sampietro

Potrebbero interessarti anche...