Ci sono persone che sanno mentire bene e altre invece che sono negate. Perché quando si dice una bugia, bisogna essere convincenti. Tanto più che una tira l’altra, verso un inevitabile effetto domino al quale non ci si può più sottrarre. E questo romanzo ne è un esempio.
Con La prima bugia vince (Longanesi, settembre 2024), l’apprezzata autrice di romanzi per ragazzi statunitense Ashley Elston si è cimentata in un thriller per adulti, già opzionato per una trasposizione cinematografica. Il tema conduttore è l’identità perduta di una giovane donna, Lucca Marino, che per lavoro è costretta a crearsi diverse personalità , cambiando sovente città , mestiere e frequentazioni. Fino a quando non incontra una donna che dice di chiamarsi lei stessa Lucca Marino e capisce che nell’agenzia segreta per cui lavora qualcosa non va.
Quando la storia ha inizio, anche se numerose sono le incursioni in episodi del passato, al fine di fornire al lettore i tasselli mancanti del puzzle, Lucca Marino si fa chiamare Evie Porter e sembra la ragazza perfetta, la vicina semplice della porta accanto. Il suo capo, il misterioso Mr. Smith, l’ha incaricata di approcciare il giovane rampollo di una famiglia della Lousiana, il bel broker Ryan Sumner, col quale lei inizia non solo un rapporto amoroso, ma addirittura una convivenza. Evie/Lucca sa che non deve innamorarsi, ma la vita affidabile che lui le offre è quanto di più simile a ciò che lei ha sempre sognato.
A ogni modo Evie cerca di svolgere al meglio l’incarico, per scoprire i segreti di Ryan, dovendo fare i conti con la diffidenza della gente del posto e gli amici saccenti del compagno, che nutrono tutti una certa iniziale ostilità nei suoi confronti.
La situazione precipita quando una sera vengono a cena un amico di Ryan e la sua fidanzata, che appunto si presenta come Lucca Marino. E la stessa notte, i due muoiono in un misterioso incidente stradale.
Evie/Lucca capisce che il suo capo, il fantomatico Mr. Smith, in realtà vuole spaventarla, facendo richieste sempre più audaci alle quali lei non può sottrarsi. E che la situazione sta diventando pericolosa, perché è una persona senza scrupoli.
Il problema è che Evie non ne conosce l’identità : Mr. Smith potrebbe essere chiunque. Con l’aiuto di un amico fidato lei cerca quindi di indagare, senza contare che deve tenere vive quelle bugie che ha rifilato a Ryan, nemmeno quest’ultimo altresì uno stinco di santo.
Evie è un’artista della truffa, Ryan la sua vittima e Mr. Smith il burattinaio che muove i fili. Ma sarà davvero così? In un thriller che sconfina nella spy story, con molto ritmo e tanta suspense.
La scrittura cinematografica dell’autrice, con traduzione italiana di Paolo Lucca, fa sì che sembri di vedere un film. Il colpo di scena finale non manca, così come la possibilità per il lettore di elaborare diverse congetture. Chi è Mr. Smith? Una cosa è certa, Ashley Eston dà modo di scoprirlo, quasi si ingaggiasse una sfida volta ad anticipare l’epilogo.
Consigliato a chi vuole andare al di là del solito romanzo di genere, ed è disposto ad accettare situazioni che esulano dalla realtà , in quanto troppo strabilianti.
Se odiate la monotonia, questa è la storia che fa per voi.