La ragazza sbagliata – C.D. Major



C.D. Major
La ragazza sbagliata
Newton Compton
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C.D. Major è una scrittrice inglese ex docente di storia che ama proporre in forma di romanzo storie noir del passato recente e infatti al centro di La ragazza sbagliata c’è l’incendio realmente accaduto che nel 1942 distrusse uno dei padiglioni dell’ospedale psichiatrico Seacliff nel sud della Nuova Zelanda in cui trentasei donne, chiuse a chiave dall’esterno, perirono, ma due riuscirono a scappare.

In La ragazza sbagliata una delle due superstiti è Edith, una ragazza di vent’anni internata da quando ne aveva cinque per personalità multipla e schizofrenia. Edith è figlia di un pastore evangelico rigido e intransigente che ritiene la figlia posseduta dal Maligno, infatti la bambina dice di essere già vissuta come Primrose, che era stata abusata e infine uccisa dal fratellastro nel 1922 e il cui corpo non è mai stato ritrovato.

Durante gli interrogatori della polizia in seguito all’incendio Edith incontra il dottor Harris, un giovane psichiatra neo-laureato che si prende a cuore il suo caso sfidando più o meno apertamente l’arcigno e tradizionalista dottor Malone, direttore dell’ospedale.

Harris fa qualche indagine e scopre che molti dei particolari che Edith ha riferito hanno effettivamente riscontro quindi si impegna affinché Edith non venga sottoposta a lobotomia come Malone ha programmato.

I pregi de La ragazza sbagliata non stanno tanto nella storia, che ha effettivamente spunti esoterici, quanto nell’abilità narrativa di Major che riesce a fornirci un realistico spaccato della vita in un ospedale psichiatrico durante la seconda guerra mondiale senza sentimentalismi né indignazione, descrivendo con precisione la crudeltà dei trattamenti e il rancore sordo che serpeggia tra i pazienti e tra il personale e che ricorda, sebbene la vicenda sia più recente, Qualcuno volò sul nido del cuculo.

La storia è divisa in capitoli che parlano degli avvenimenti del presente in cui il punto di vista è alternativamente quello di Edith e del dottor Harris e in capitoli che parlano del ‘prima’ in cui vi è la narrazione delle vicende che hanno portato Edith in manicomio e dei fatti che hanno fatto sì che la ragazza fosse inserita nella famigerata lista per la lobotomia.

Ad un certo punto il lettore si troverà totalmente coinvolto nella triste vicenda della povera Edith e negli sforzi del giovane Harris affinché la ragazza abbia finalmente giustizia e terrà il fiato sospeso fino all’epilogo finale quando potrà rilassarsi, anche se è bene che non si rilassi troppo e che non perda di vista la domanda posta all’inizio: chi ha provocato l’incendio?

Rita Garzetti

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