La scomparsa di Elisa Ohlsen sconvolge Roma e i suoi dintorni. Sette anni di ricerche e di speranze vengono abbattuti dal ritrovamento di un cadavere mummificato nei pressi del Lido di Ostia. È una ragazza, giovane, con un anello identico a quello che portava Elisa al momento della scomparsa. Il XVII Distretto di Polizia è in fermento, finalmente ci sarà una svolta. Ma quello di Elisa non è l’unico caso sul quale si deve indagare. All’Ispettore Massimo Valeri, detto l’Indiano, spetta di indagare sull’omicidio di un Professore universitario trovato cadavere nella propria abitazione. Sembra un’indagine semplice. Veloce. Ma sarà davvero così? E se i due casi fossero collegati?
Antonio Fusco tratteggia e racconta un thriller/noir dai mille risvolti.
Tramite uno stile di scrittura scorrevole e coinvolgente, Fusco è in grado di trasportare il lettore all’interno della misteriosa avventura che coinvolge i molteplici protagonisti del libro. La bravura dell’autore risiede proprio nella capacità di farci immergere nella storia. Mentre si procede con la lettura, non si può far a meno di sviluppare un’empatia profonda che porterà il lettore a vivere e a sentire le stesse emozioni dei personaggi. La trama è così intensa, e piena di risvolti inaspettati, che si farà fatica a frenare la crescente curiosità che a mano a mano si sviluppa, portando il lettore a terminare il libro in breve tempo. Come in ogni thriller/noir che si rispetti, vi è una costellazione di indizi e azione. Ma non solo.
Avvincente è il mistero che aleggia intorno alla vicenda e, per non farci mancare nulla, Fusco ha pensato bene di inserire un plus di elementi esoterici che non guasta mai. Da sfondo c’è Roma. Roma, con le sue viuzze. Roma, con i suoi quartieri e i suoi castelli. Per me, è stato molto facile visualizzare ciò che i protagonisti stavano vedendo (e vivendo), essere di Roma mi ha aiutata a carpire molte sfumature. Insomma, inutile affermare come sia una lettura dal ritmo incalzante, magnetico e che non lascia respiro. Il lettore si sentirà costantemente sul filo del rasoio e non mancheranno svariati ragionamenti per arrivare alla soluzione del caso. Oltre a questo, c’è da sottolineare come i colpi di scena siano ben studiati e calibrati. Il finale vi lascerà con l’amaro in bocca. Simultaneamente alla vicenda principale verranno narrate altre storie, altri casi, che si andranno ad intersecare fra di loro, creando, così, una storia complessa magistralmente studiata e sviluppata. Insomma, stiamo parlando di un ottimo thriller lineare e privo di qualsiasi superficialità. I protagonisti non sono concepiti come super-eroi e questa particolarità consente al lettore di calarsi nei personaggi come se fosse esso stesso il protagonista.
La scomparsa di Elisa Ohlsen – Antonio Fusco
Sharon Lattanzi